Alcuni lavoratori riceveranno 100 euro in più in busta paga anche nel 2025. Ecco a chi spetta l’incentivo sullo stipendio.
Siamo in tempi di manovra di bilancio, e si inizia a delineare la situazione economica dell’anno che sta per iniziare. Proprio nella bozza si legge che anche per il 2025 alcune categorie di lavoratori riceveranno 100 euro in più sullo stipendio. Ecco chi sono i fortunati che anche il prossimo anno avranno 100 euro in più in busta paga.
La nuova manovra di bilancio conferma il taglio del cuneo fiscale e la rimodulazione dell’Irpef anche per il 2025, e anticipa che queste misure diventeranno stabili. Questo, tradotto in parole povere, equivale ad una riduzione delle tasse per i redditi al di sotto dei 35.000 euro annui. In particolare, questa riduzione prende la forma di uno sgravio contributivo, che arriva al 7% per chi guadagna meno di 20.000 euro all’anno, e di un aumento delle detrazioni per lavoro dipendente per chi ha uno stipendio più alto, riducendo l’Irpef direttamente in busta paga.
Si tratta però di una misura proporzionale, ossia che va diminuendo all’aumentare dello stipendio, e che quindi non avrà una cifra fissa per tutti. Mediamente si può dire che ogni lavoratore dipendente riceverà circa 100 euro al mese in più in busta paga, che però non saranno sottratti ai contributi, ma saranno un abbassamento delle tasse visibile mese per mese nello stipendio. Inoltre, ci sarà una nuova zona cuscinetto tra i 35.000 e i 40.000 euro netti di reddito annuo, cui il beneficio sarà esteso in forma ridotta, per ridurre l’aumento improvviso di tassazione quando si supera la soglia dei 35.000 euro annui.
Anche questa, quindi, si rivela essere una misura a favore dei redditi più bassi, come gran parte delle altre che si trovano all’interno della manovra del 2025. Infatti, in questo la linea del governo è chiarissima: si intende favorire le famiglie che si trovano nelle condizioni economiche peggiori, e quelle che hanno più figli a carico. Questo è sicuramente necessario, e più che giusto. Con gli inasprimenti dei requisiti per accedere ai bonus e l’eliminazione di diverse fasce di reddito dalle agevolazioni però, sono tantissime le famiglie che dagli incentivi saranno totalmente escluse, anche avendone bisogno.
Sono un esempio di questo i fringe benefit, che per chi non ha figli ammontano a 1.000 euro, contro i 2.000 di chi ha prole, oppure tutte le agevolazioni che riguardano esclusivamente le famiglie con almeno 2 figli a carico, che lasciano totalmente fuori chi ha un solo figlio. Infine, per quanto riguarda l’Irpef, anche per il 2025 rimarranno invariati i 3 scaglioni: al 23% per i redditi fino a 28.000 euro, al 35% per i redditi da 28.000 a 50.000 euro, e al 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.
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