Giornata di svago all’insegna del verde. La maggior parte dei veneti ha scelto la gita fuori porta per trascorrere la Festa della Repubblica al mare, in campagna o in montagna con rientro in serata. Scampagnate all’aperto ma anche pranzi e cene all’interno dei 26mila locali che hanno ripreso l’attività di ristorazione con il servizio al tavolo all’interno aumentando così la capacità ricettiva con un incremento sostanziale degli incassi per realtà fortemente penalizzate dalle misure adottate per contenere l’emergenza Covid.
A beneficiarne anche gli oltre mille agriturismi regionali, sottolinea Coldiretti Veneto, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde dove le distanze non si misurano in metri ma in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
Non a caso quasi un italiano su cinque (17%) ha scelto di trascorrere le vacanze estive 2021 in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi sui cittadini che hanno deciso la destinazione delle ferie. La campagna è diventata così la seconda meta delle vacanze subito dopo il mare – sottolinea Coldiretti – proprio per effetto dell’emergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale.