La Libera Scuola di Studi Superiori in Scienze Storiche, “Ludovico Antonio Muratori” nata 70 anni fa, in contemporanea con la fondazione della rivista “Nova Historia”, è stata l’antesignana dell’attuale Facoltà di Economia di Verona. Concepita proprio con l’intenzione di arrivare all’istituzione di una vera facoltà universitaria di specializzazione, colloca la sua data di nascita il 2 dicembre del 1950, anche se poi tenne la sua prima lezione solo il 29 gennaio del 1959.
Venne tenuta a battesimo da un gruppo di docenti e intellettuali di area cattolica, capitanato da Lanfranco Vecchiato. La sede dopo varie vicissitudini venne stabilita in Piazza Cittadella, all’Istituto Seghetti, dove adesso c’è una targa che, in memoria della scuola, riporta le parole di Madre Peretti, la superiora dell’epoca, che tenne con precisione certosina un diario delle vicende della scuola.
Nel 1966 un giornale veronese tracciò poi un quadro del germinare dell’idea di un’università in città, evidenziando una serie di ragioni, che ne giustificavano l’attivazione e segnalando anche tutte le occasioni perse per una sua concretizzazione, denunciando l’inerzia di due ministri veronesi, gli allora potentissimi Guido Gonella e Giuseppe Trabucchi per poi passare a sostenere che la Libera Scuola di Studi Superiori poteva proprio essere considerata l’embrione di un’università e che, come tale avrebbe dovuto essere appoggiata finanziariamente dal comune di Verona, mentre a Roma, deputati e ministri avrebbero dovuto battersi per il suo ottenere riconoscimento. Il resto poi è storia…
Negli anni a seguire, dalla Scuola nacque il primo nucleo di Economia, con l’istituto di Storia Economica e poi cominciarono le prime lezioni, come succursale di Padova, fino a quando, nel 1982, venne istituita L’Università degli Studi di Verona, che si rese indipendente da quella di Padova.
Così ieri hanno voluto celebrarla il Vescovo Giuseppe Zenti, il Sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai servizi sociali Daniela Maellare.