È stato pubblicato ieri, lunedì 14 giugno, dal commissario straordinario Maurizio Castro, su Financial Times, Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, l’invito a partecipare alla procedura di gara per la vendita di Acc di Mel. A seguito di questo, gli operatori economici (imprese e fondi) potranno dichiarare il loro interesse all’acquisizione di Italia Wanbao Acc in amministrazione straordinaria entro il 27 giugno.
Dichiarato il loro interesse e firmati i relativi patti di confidenzialità, gli operatori potranno accedere alla data room e formulare le loro offerte vincolanti, con le corrispondenti garanzie, che saranno valutate dalla procedura di amministrazione straordinaria in base alla qualità e all’affidabilità del piano industriale presentato, con particolare riguardo alla continuità occupazionale e allo sviluppo competitivo del sito di Mel. Si tratta della seconda procedura di gara per la vendita a cui va incontro Acc: la prima era avvenuta sei anni fa quando ad acquistare lo stabilimento erano stati i cinesi di Wanbao.
La procedura arriva in un momento in cui la fabbrica di Mel si trova in una situazione di grave difficoltà finanziaria a causa della mancanza di liquidità (dopo il mancato accordo per il prestito ponte) che porterà l’azienda, qualora non dovessero arrivare dei finanziamenti, alla sua chiusura a partire da fine giugno e all’avvio della cassa integrazione straordinaria per i 315 lavoratori.
Criticità finanziaria che corrisponde di contro ad un aumento di volumi produttivi, ma che a causa delle poche risorse ha costretto il commissario Castro a ridurre gli ordini. Intanto si attende di conoscere cosa farà il presidente del Veneto, Luca Zaia, che la scorsa mattina ha convocato i sindacati a palazzo Balbi per fare il punto sulla situazione di Acc.
Mentre dal Mise e dal ministro Giorgetti arriva solo un inquietante silenzio, iniziato il 23 aprile scorso, quando c’è stato il vertice ministeriale, che di fatto non ha portato a nessuna iniziativa concreta.