Il commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019 ha firmato il decreto n. 46 con il quale si approva il progetto definitivo per gli interventi di ripristino urgente di ponti e muri di sponda, danneggiati dall’acqua alta (zona Riva degli Schiavoni e Sette Martiri – Castello). Il costo preventivato dei lavori è di 610 mila euro.
L’area considerata nel progetto, che si trova nel tratto tra Riva degli Schiavoni e Riva dei Sette Martiri dal Ponte di Ca’ di Dio al Ponte dei Giardini, rivolta direttamente verso il Bacino di San Marco, a Sud, fu esposta a fortissime raffiche di vento di scirocco durante le giornate di acqua alta eccezionale dello scorso novembre che provocò, pur all’interno del bacino lagunare, un moto ondoso di tale intensità da scaricare e trasformare la sua energia in violente spinte sui manufatti.
Questo progetto ha lo scopo di indagare e documentare i danni conseguenti per l’intera area nonché approfondire e risolvere la zona più colpita, quale il Ponte de la Veneta Marina e le rive ad esso prossime.
In particolare si attuerà un consolidamento strutturale e si effettueranno degli interventi di natura conservativa su parte degli elementi lapidei e altri elementi di finitura e protezione.
In via preliminare sono state eseguite indagini storiche sulla costruzione delle rive, un rilievo geometrico delle aree interessate e altimetrico per il Ponte de la Veneta Marina dove è necessario un consolidamento delle strutture, un rilievo dello stato di conservazione dei manufatti e un rilievo subacqueo delle rive sempre nella zona del Ponte de la Veneta Marina.
Prima saranno recuperati gli elementi lapidei caduti sul fondo del canale con l’ausilio di sommozzatori e successivamente si provvederà al consolidamento della banchina in calcestruzzo posta a sostegno degli elementi lapidei superficiali mediante l’accoppiamento di un’ulteriore muratura strutturale volta ad aumentare il grado di sicurezza del manufatto.
Il progetto prevede il consolidamento del batolo di fondazione della riva nord Ovest rispetto al Ponte e la cucitura della frattura presente in prossimità della base del ponte lato via Garibaldi. Saranno riposati gli elementi lapidei di recupero, e solo ove necessario si procederà con l’eventuale fornitura di nuovi conci in pietra d’Istria a ripristinare la superficie della sponda sia in verticale che orizzontale.