A Venezia in questi giorni sono stati registrati dei livelli di alta marea importanti e anomali, ma soprattutto inconsueti per il periodo primaverile. Era già accaduto tra novembre e dicembre, quando si erano susseguite una serie di alte maree ravvicinate come mai prima.
Gli esperti fanno sapere che dal 1872, anno in cui si cominciò a tenere un registro dei dati delle maree, la “base” non era mai stata così alta. “Da un lato c’è sicuramente il livello del mare che sta aumentando, perché quando ho iniziato ad occuparmene, le massime erano più basse di una decina di centimetri” ha osservato il direttore del Centro maree del comune di Venezia, Alvise Papa, ma a questo bisogna aggiungere anche l’influenza della cosiddetta “luna gigante”, legata ad una particolare vicinanza alla Terra.
Esiste la “marea astronomica”, che è la quota “fissa”, alla quale deve essere sommato il contributo meteorologico, per ottenere la marea effettiva, reale. E dal 1872 non era mai accaduto ciò che si è verificato ieri sera. Si parla già di una “tripletta da record”, perché stasera attorno alla mezzanotte è previsto un picco di 100 centimetri. Livelli inconsueti appunto per il periodo, che hanno portato ad un preallarme anche per il Mose,(in parte rientrato per la situazione meteo in miglioramento, rispetto alle previsioni), come ha fatto sapere l’ufficio del commissario straordinario Elisabetta Spitz, che avrebbe ipotizzato un possibile sollevamento delle barriere tra le 21.30 e l’1.30.
Queste maree fuori stagione richiamano l’attenzione sulla questione della salvaguardia di piazza San Marco e in particolare del nartece della Basilica, che inizia ad essere inondato quando la marea raggiunge i 90 centimetri, essendo una delle zone più basse della città.
Il primo procuratore Carlo Alberto Tesserin, nell’ambito di un’iniziativa organizzata dall’Ateneo Veneto, è così tornato a lanciare l’allarme: “Siamo in ritardo e non possiamo pensare di poter sopportare un altro inverno senza aver messo in sicurezza la Basilica e aver iniziato la difesa della piazza”. I danni ai marmi alle colonne e ai mosaici sono ormai sotto gli occhi di tutti e se per i lavori dell’intera insula probabilmente bisognerà attendere il 2022, per le barriere di vetro a difesa del nartece, non dovrebbero servire più di tre o quattro mesi, ma qualcuno deve decidere e cominciare finalmente i lavori.