È morta la storica dell’arte trevisana Luigina Bortolatto, studiosa e divulgatrice dei grandi artisti veneti, da quelli del passato come Giorgione, Tiziano e Canova ai più moderni Gino Rossi e Arturo Martini e fino a Gina Roma e Toni Benetton. Aveva 91 anni e viveva da qualche tempo a Roma. I funerali si terranno mercoledì 10 febbraio, alle ore 15, nella basilica romana dei Santi Pietro e Paolo all’Eur. Giovedì 11 febbraio, alle ore 15, si terrà una cerimonia al cimitero di Zero Branco (Treviso).
Dopo la laurea all’Università di Pavia, dove è stata assistente di Wart Arslan, Bortolatto ha insegnato al liceo ‘Canova’ e al liceo artistico di Treviso e contemporaneamente si è dedicata allo studio dell’arte pubblicando libri, cataloghi e curando mostre. Ha dedicato diverse pubblicazioni alla sua città, tra cui “Artisti trevigiani della prima metà del Novecento”.
Bortolatto ha curato “Realtà dell’immaginario” (1987), catalogo completo delle opere del XX secolo nelle Raccolte pubbliche di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Nel 1987 è stata tra i fondatori del Centro per la cultura e le arti visive ‘Le Venezie’ di Treviso, di cui è stata direttrice per oltre 25 anni, dando un respiro internazionale a molte attività espositive. Nella collana Classici dell’arte di Rizzoli ha pubblicato le monografie su Claude Monet, Delacroix e Francesco Guardi. Ha fatto della commissione di arti visive della Biennale di Venezia.