È morto ieri, all’ospedale di Treviso, l’ex deputato europeo ed ex assessore regionale Remo Sernagiotto, fatali sono stati gli irreparabili danni cerebrali causati da un’ipossia a seguito dell’arresto cardiaco che lo aveva colpito lunedì mattina.
Esponente di spicco del centrodestra veneto aveva ricoperto la carica di consigliere regionale e poi di assessore. L’apice della sua carriera lo aveva raggiunto però con l’elezione al Parlamento Europeo nel 2014.
Sernagiotto era nato l’1 settembre 1955 a Montebelluna, in provincia di Treviso. Sposato con Maurizia, padre di Gloria e Gregorio (e pure nonno), a soli 20 anni aveva avviato un’impresa nella commercializzazione di pneumatici. Negli anni Novanta aveva deciso di impegnarsi in politica per costruire un progetto fondato sui valori della tradizione, della famiglia e del lavoro.
Dopo un’esperienza in consiglio comunale, nel 2000 era stato eletto consigliere regionale, riconfermato nel 2005 e nel 2010, anno in cui era stato nominato Assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Giovanili. Da novembre 2010 a novembre 2014 era stato Presidente di Elisan, l’unico Network europeo di politici centrato esclusivamente sulle politiche sociali. E poi dal 2014 era stato eletto nel Parlamento Europeo.
È l’on. Raffaele Fitto, con il quale aveva stretto un sodalizio politico, uno dei primi ad esprimere il proprio cordoglio alla notizia della scomparsa dell’uomo: “Remo Sernagiotto era un amico straordinario con il quale ho condiviso per anni le scelte politiche, a partire dal 2015 con l’adesione al progetto dei Conservatori e Riformisti. Da allora abbiamo sempre condiviso tutto fino all’adesione a Fratelli d’Italia. Ma oggi perdo soprattutto un grande amico, una persona semplicemente straordinaria. Sono profondamente ed affettuosamente vicino alla sua famiglia in questo momento di grande dolore”.
Anche il Presidente del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua tristezza: “Ho seguito la sua dolorosa vicenda fin dalle prime notizie sulla patologia che lo aveva colpito. Abbiamo sperato per giorni, e in questo momento prima di tutto si resta sgomenti. Ho condiviso con lui – dice – un percorso importante in Regione, e di Remo mi ricordo prima di tutto il sorriso, la positività, la voglia di fare. Era un concentrato di energia”. E dimostra la sua vicinanza “alla moglie, alla figlia e a tutti i suoi cari per una perdita ancor più dolorosa perché inaspettata come un fulmine a ciel sereno”.