Alberto Bauli e Stefano Pernigotti, due imprenditori che hanno portato i loro prodotti in tutto il mondo, facendo scoprire a milioni di persone la qualità e la forza del made in Italy.
Importanti sono state le operazioni di acquisto dei marchi italiani della Nestlè (Alemagna e Motta), ma anche quelli della Doria e Bistefani. Alberto Bauli – che lascia la moglie Maria Gabriella e i tre figli Carlo Alberto, Francesco e Chiara – ha ricoperto per molti anni anche la carica di consigliere e presidente nella Banca Popolare di Verona, poi Banco Popolare.
Il cavalier Stefano Pernigotti è morto stamane all’età di 98 anni. Viveva ormai a Milano ma non aveva mai dimenticato Novi Ligure che aveva segnato il destino della sua fortuna imprenditoriale. Il nonno aveva fondato l’azienda dolciaria Pernigotti, ma era stato Stefano a trasformarla in uno dei marchi italiani dell’industria dolciaria e del cioccolato più importanti del mondo.
Per gli abitanti di Novi Ligure lavorare alla Pernigotti era una sicurezza dal punto di vista economico, era come entrare a far parte di una famiglia. Stefano Pernigotti viene descritto come un imprenditore illuminato, che si preoccupava dei lavoratori e delle loro famiglie.
Appassionato di caccia e di sport, aveva intitolato ai suoi due figli Paolo e Lorenzo un torneo giovanile di calcio, per commemorarne la morte prematura, vittime di un incidente in Uruguay nel 1980.
Mantenne la proprietà della Pernigotti fino al 1995 quando la cedette ai siciliani Averna. Dopo 18 anni e il passaggio ai fratelli turchi Toksoz sono sorti i problemi che tutti conosciamo, e che lo stesso Stefano Pernigotti ha seguito con attenzione.