Per chi aveva sognato di ritagliarsi un ultimo weekend in montagna, sulle Dolomiti, con un sole ancora caldo, l’aria frizzantina e quella luce speciale, che sa regalare solo settembre, il fine settimana appena trascorso è da archiviare come un incubo.
Ci sono state code chilometriche, infinite, che hanno costretto le persone imbottigliate in macchina per ore, in particolare nel tratto che va dall’uscita dell’A27 a Pian di Vedoia e Castellavazzo. È così è stato praticamente per tutta l’estate. Proprio quest’anno, in cui molto più che in altri anni si è sentito forte il bisogno di evadere, dal caldo e dal Covid.
Il punto più critico come sempre è stato Longarone, considerato storicamente un imbuto, ma dove adesso, con i lavori di ammodernamento, in vista dei Mondiali 2021, la situazione è diventata insostenibile, anche per la realizzazione di un nuovo cantiere per un incrocio con la Strada Regionale 251 verso la Val di Zoldo.
Il Presidente dell’Anas, Gemme, pressato da continue richieste e proteste, ha garantito che tutti i cantieri saranno chiusi entro gennaio 2021.
Nel frattempo però si è tornati a parlare della vecchia proposta di prolungamento dell’autostrada A27, sempre osteggiata dai Movimenti Ambientalisti, ma tornata di grande interesse durante quest’estate da dimenticare. E così il candidato regionale della Lista Veneta Autonoma, Franco Roccon, rivolgendosi provocatoriamente a chi è sempre contrario a tutto, ha chiesto se non sia meglio un’autostrada con traffico scorrevole, che avere continuamente sotto casa l’inquinamento delle macchine in coda.