Questa primavera rischia di profilarsi la stessa situazione che si era venuta a creare lo scorso anno, soprattutto a fine agosto in occasione della vendemmia. A breve infatti partirà la campagna primaverile di raccolta e non ci saranno abbastanza persone a lavorare nei campi. Stessa problematica che aveva denunciato lo scorso anno Christian Marchesini, presidente del Consorzio di tutela Valpolicella doc e dei viticoltori di Confagricoltura Verona e Veneto.
A causa del prolungarsi dell’emergenza Covid molti lavoratori sono rientrati nei Paesi d’origine, già dal 2020, e non sono più tornati, altri non riescono a raggiunge l’Italia a causa dei blocchi alle frontiere. È bene ricordare che nel settore il 32% degli operai è straniero, il risultato è una diminuzione dei nuovi contratti di lavoro con i rischi annessi per la prossima raccolta di primavera.
Inoltre, da una parte l’assegnazione delle quote di lavoratori extracomunitari stagionali previste dal decreto-flussi 2020 procede a rilento in diversi territori e dall’altra il decreto 2021, che dovrebbe assegnare ulteriori quote, è ancora fermo.
A questo complesso puzzle si aggiunge un ulteriore tassello: la maggioranza delle domande di regolarizzazione dei lavoratori impiegati in agricoltura non è ancora stata esaminata dalle Prefetture. Ad alimentare ulteriormente l’incertezza sono poi i contratti di lavoro stagionale instaurati in seguito alla presentazione dell’istanza di regolarizzazione: questi infatti hanno esaurito la loro durata naturale senza che l’iter amministrativo di regolarizzazione sia stato concluso.
Sitiamo parlando di 30.000 lavoratori già presenti e dichiarati che vanno messi nella condizione di continuare a lavorare regolarmente nel più breve tempo possibile. Tra le possibili soluzioni urgenti da adottare, l’ulteriore proroga di titoli e permessi di soggiorno dei cittadini extracomunitari in scadenza o l’attuazione di provvedimenti come il cosiddetto decreto-flussi e della sanatoria voluta dall’ex ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.