Si aspetta l’ufficialità, ma Stefano Casali e Stefano Quaglino saranno i due nuovi vertici di Agsm-Aim, la multiutility dell’energia che dal 1° gennaio nascerà dalla fusione delle due Aziende di Verona e di Vicenza.
Casali, 46 anni, già vicesindaco di Verona e consigliere regionale, è stato indicato da Verona Domani e sarà il futuro presidente. L’attesa maggiore però si concentra sulla figura di Quaglino, che molto probabilmente sarà nominato Consigliere Delegato, una figura determinante e di grande potere all’interno della futura azienda unificata.
Quaglino, 60 anni, è un top manager proveniente dal colosso emiliano Hera (è ad della collegata Blue Meta) ed in passato era stato per 15 anni in Dolomiti Energia, ed in quella veste aveva portato avanti il tentativo di aggregare la multiutility trentina proprio con Agsm. Quaglino conosce quindi bene le realtà che erano i corsa, insieme alla lombarda A2a per la fusione con la multiutility veronese.
Dei 6 posti nel CdA di Agsm-Aim, Verona ha il diritto di indicarne tre e lo stesso Vicenza: quello del presidente e del consigliere delegato, come riportato sopra, più un terzo posto che dovrà essere assegnato ad una donna (per rispettare le norme sulle “quote rosa”) e che andrà alla Lega: la consigliera uscente, Francesca Vanzo, è in corsa, ma sarà il Carroccio a decidere se riconfermarla o no. Dei 3 posti che spettano invece a Vicenza, uno sarà quello di vicepresidente, e dovrebbe essere assegnato a Gianfranco Vivian, già tesoriere regionale del Carroccio ed attuale amministratore unico di Aim Vicenza. Gli altri due posti dovrebbero essere assegnati ad un esponente di Fratelli d’Italia e ad uno della lista civica del sindaco, Francesco Rucco.