“Stiamo assistendo a cauti segnali di ripresa sul fronte economico e anche su quello commerciale. La scelta di dare la possibilità di vendite straordinarie nel mese antecedente è stata ben accolta dai commercianti e sembra essere stata gradita da chi acquista. Ora ci attendiamo che i saldi estivi offrano maggiore slancio alla ripresa del nostro commercio, soprattutto quello al dettaglio”. Così l’Assessore regionale allo sviluppo economico del Veneto, Roberto Marcato sottolinea che oggi, 3 luglio, in Veneto, come deliberato dalla giunta regionale, prendono avvio i saldi estivi.
La stessa giunta regionale, contestualmente a parziale deroga della normativa regionale, ha consentito lo svolgimento delle vendite promozionali anche nei trenta giorni antecedenti alle vendite di fine stagione che inizieranno domani per protrarsi fino al 31 agosto 2021.
“Una scelta ponderata in accordo con le associazioni di categoria del mondo commerciale – conclude l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato che ha proposto la delibera – che è servita a dare ancora maggiore impulso al commercio dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. La Regione continuerà a sostenere il rilancio del commercio. Ciò significa puntare a rivitalizzare i centri, rilanciare la socialità e far rifiorire i nostri paesi, dove la gente sta tornando ad incontrarsi e ci auguriamo torni anche a fare acquisti”.
Le stime di Confesercenti circa la spesa procapite dei cittadini durante i saldi estivi sono per il Codacons eccessivamente ottimistiche, e dovranno fare i conti con una realtà purtroppo diversa. Condividiamo le previsioni che vedono una crescita del numero di cittadini interessati ai saldi e propensi a fare acquisti nel periodo di sconti, una quota che quest’anno, in base alle nostre stime, raggiunge il 57% degli italiani – spiega il Codacons – Le vendite, seppur positive e con un incremento compreso tra il +15% e il +20% rispetto al 2020, rimarranno tuttavia al di sotto dei valori pre-Covid.
I saldi risentono infatti della concorrenza dell’e-commerce, della diminuzione del numero di turisti stranieri presenti nel nostro paese e delle incertezze economiche delle famiglie generate dalla crisi sanitaria. E proprio il Covid, che lo scorso anno ha ridotto fortemente le vendite durante il periodo di sconti stagionali, rischia di far comparire nei negozi una quantità record di fondi di magazzino, prodotti rimasti invenduti nel 2020 e che i negozianti potrebbero riciclare assieme ai capi di fine stagione, che quest’anno saranno posti in vendita da subito con percentuali di sconto altissime.