Esplora i borghi nascosti delle colline del Prosecco, come Follina e Cison di Valmarino, tra storie antiche, tradizioni artigianali e paesaggi da fiaba. Scopri un Veneto autentico e fuori dai sentieri battuti.
Le colline del Prosecco, con i loro panorami mozzafiato e il profumo dei vigneti, nascondono borghi che sembrano usciti da un’altra epoca. Percorrendo le strade sinuose che si snodano tra le colline, si scoprono angoli di storia e tradizione che non trovano posto nelle guide turistiche più comuni. Tra questi, Follina e Cison di Valmarino spiccano per la loro autenticità e per l’atmosfera magica che li circonda.
Iniziamo il nostro viaggio da Follina, piccolo borgo incastonato tra le colline e famoso soprattutto per la sua Abbazia di Santa Maria. Fondata dai monaci cistercensi intorno al XII secolo, l’abbazia è un luogo di pace e spiritualità, con un chiostro che invita al silenzio e alla riflessione. Si dice che passeggiando tra le sue arcate sia possibile percepire il tempo rallentare, come se ci trovassimo in un altro mondo, lontano dal frastuono della modernità.
Ma Follina non è solo un luogo di culto: qui si trova una famosa tradizione tessile che risale al Medioevo. Un tempo, il fiume Follina era usato per alimentare le macchine che lavoravano la lana, e ancora oggi si possono trovare laboratori artigianali che conservano questa antica arte. Visitare Follina significa anche immergersi in una cultura che ha radici profonde, tra antiche leggende e tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Poco distante da Follina, il borgo di Cison di Valmarino è un’altra perla nascosta delle colline del Prosecco. Qui, l’aria sembra ancora intrisa delle storie medievali che hanno visto crescere e prosperare questo villaggio. Il simbolo di Cison è il Castello Brandolini, un’imponente fortezza che domina il paese e che regala una vista spettacolare su tutto il territorio circostante. Il castello, oggi trasformato in un elegante resort, conserva intatta la sua maestosità e invita i visitatori a scoprire i segreti che celano le sue mura.
Ma Cison è anche celebre per Artigianato Vivo, un evento annuale che attira artigiani da tutta Italia, trasformando le strade del borgo in un mercato a cielo aperto. Durante questa manifestazione, si possono ammirare creazioni uniche e assistere a dimostrazioni dal vivo, riscoprendo l’autenticità del lavoro manuale. Passeggiando tra le bancarelle e parlando con gli artigiani, ci si immerge in un’atmosfera quasi magica, fatta di gesti antichi e di passione per il bello.
Uno dei modi migliori per esplorare le colline del Prosecco e i loro borghi nascosti è percorrere i sentieri che li attraversano. Uno dei percorsi più suggestivi è la Via dell’Acqua, che da Cison di Valmarino si inoltra nei boschi circostanti, seguendo il corso dei ruscelli e toccando vecchi mulini ad acqua. Questi antichi edifici, un tempo cuore pulsante della vita economica locale, sono oggi testimoni silenziosi di un passato rurale.
Lungo la Via dell’Acqua, i suoni della natura accompagnano i visitatori, tra il gorgoglio dei ruscelli e il fruscio delle foglie mosse dal vento. È un percorso ideale per chi ama immergersi nella natura e lasciarsi guidare dai ritmi lenti e rilassanti del paesaggio collinare. A ogni passo, il sentiero offre scorci incantevoli e invita a fermarsi per ammirare la bellezza intatta di questi luoghi.
Tra i borghi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti, Refrontolo custodisce una delle gemme più suggestive delle colline del Prosecco: il Molinetto della Croda. Questo antico mulino, incastonato nella roccia e lambito da una cascata, sembra uscito da una fiaba. Risalente al XVII secolo, il Molinetto è ancora funzionante e viene utilizzato per macinare cereali come si faceva un tempo.
La visita al Molinetto della Croda è un tuffo nel passato e offre l’occasione di scoprire un luogo intriso di storia e leggenda. Si dice che il rumore della cascata, soprattutto nelle giornate di pioggia, sia così intenso da creare un’atmosfera mistica, quasi irreale. È uno di quei posti che restano nel cuore e che riportano alla mente immagini di un’Italia autentica, fatta di tradizioni e di bellezze nascoste.
Concludiamo il nostro viaggio tra i borghi delle colline del Prosecco con Farra di Soligo, dove si trovano le suggestive Torri di Credazzo. Queste torri medievali, che si ergono solitarie tra i vigneti, sono ciò che resta di un’antica fortificazione, e oggi rappresentano uno dei simboli più affascinanti della zona. La loro origine è avvolta nel mistero, ma si pensa che siano state costruite per difendere la valle dagli attacchi dei nemici.
Una passeggiata tra i vigneti di Farra di Soligo fino alle Torri di Credazzo offre una vista spettacolare sulle colline circostanti, rendendo questo luogo perfetto per chi cerca pace e bellezza naturale. In estate, le torri sono illuminate di sera, creando un’atmosfera unica e regalando ai visitatori uno spettacolo suggestivo e romantico.
Esplorare i borghi nascosti delle colline del Prosecco significa immergersi in un territorio dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni villaggio ha la sua storia, le sue tradizioni e i suoi luoghi unici che meritano di essere scoperti con lentezza e curiosità. Che si tratti di un’escursione lungo la Via dell’Acqua, di una visita all’Abbazia di Follina o di una passeggiata tra le Torri di Credazzo, questi borghi offrono un’esperienza di viaggio autentica, lontana dal turismo di massa e vicina all’anima del Veneto.
Se siete alla ricerca di un viaggio slow, ricco di storia, di natura e di scoperte, le colline del Prosecco e i loro borghi vi accoglieranno a braccia aperte.
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