L’Abbazia di Praglia, monastero benedettino alle falde dei Colli Euganei nel comune di Teolo, fondata tra l’XI e XII secolo, nei giorni scorsi ha aperto le sue porte per la presentazione di un innovativo impianto per l’abbattimento dell’anidride carbonica, proveniente dalla propria centrale termica di biomassa, secondo la nuova tendenza “green” di bio-economia circolare.
Un chiaro esempio di come la tradizione possa incontrare l’innovazione. Il progetto denominato Remed, Reduction of EMission by bioenergy as rural areas Development, sviluppato grazie al prezioso apporto dell’Università di Padova, con i fondi destinati allo sviluppo rurale, ruota attorno ad un fotobioreattore e ha il doppio scopo di abbattere l’anidride carbonica, proveniente dalla centrale termica dell’Abbazia che si sviluppa su 13mila metri quadri e di far crescere bio-alghe da usare poi come fertilizzante in agricoltura.
I residui delle potature, anziché venire trattati come rifiuto, vengono recuperati e utilizzati in caldaie a bio-massa per alimentare la caldaia del monastero, che pur essendo a bassa emissione produce comunque anidride carbonica, la quale anziché finire dispersa nell’atmosfera, viene convogliata nel prototipo del fotobioreattore, che attraverso delle piastre a led accelera la crescita delle microalghe, che ritornano poi in natura, come fertilizzante.
Come ha chiarito il professor Alberto Bertucco, docente universitario e direttore del Centro Levi Cases, “un tubo collegato alla caldaia, convoglia il fumo prodotto nella vasca, dove circola l’acqua e dove a intervalli regolari vengono inseriti dei nutrienti per favorire la crescita delle microalghe, poi, grazie all’anidride carbonica aumentiamo la velocità di fotosintesi e le alghe arrivano a svilupparsi anche dieci volte più velocemente del normale, con l’aiuto dell’energia solare e di alcune luci led installate nella vasca. Una volta entrato a regime, il fotobioreattore ci consentirà di ricavare ogni giorno mezzo metro cubo di microalghe, che sono biofertilizzanti e biostimolanti”.