Dall’elaborazione di tutta una serie di dati Istat, Confesercenti ha presentato uno studio sull’andamento dell’economia del territorio di Padova e provincia, dal quale sono emersi segnali allarmanti.
Nell’arco di sei mesi, dall’inizio della pandemia, sono praticamente spariti consumi per oltre mezzo miliardo di euro, nelle diverse attività commerciali.
A fronte di una diminuzione del reddito delle famiglie del 4,3%, , la riduzione dei consumi sarebbe stata attorno al 22%.
L’incertezza, la paura del futuro e il continuo terrorismo mediatico hanno letteralmente paralizzato le persone.
La riduzione media di spesa per famiglia si aggira sui 485mila euro.
Come precisato dal Presidente di Confesercenti, Nicola Rossi, questo tipo di comportamento, che è tipico dei momenti caratterizzati da incertezza, si è ripercosso maggiormente sui negozi di abbigliamento, calzature, bar, ristoranti, ma ha investito anche tutto il mondo della cultura, penalizzando cinema, mostre e teatri.
Unico settore in controtendenza quello degli Alimentari e in particolare dei supermercati, sempre aperti anche durante il lockdown.
Il presidente Rossi, sconsolato, ha cercato di far capire che, “il problema è enorme e che, le misure di sostegno, messe in campo da Regione e comuni sono servite solo ad evitare il peggio.” Ha poi esortato il Governo ad istituire un tavolo tecnico per la ripartenza ditutte le attività e, a metter mano ad una seria riforma fiscale, oltrechè definire in maniera mirata e concreta l’utilizzo del Recovery Fund.