É stato messo a punto un protocollo d’intesa per facilitare l’assegnazione di alloggi agli studenti universitari.
L’idea è nata la primavera scorsa durante il periodo del lockdown, da una proposta del Rettore dello Iuav, Alberto Ferlenga, al quale poi si sono uniti Ca’ Foscari, Conservatorio Benedetto Marcello e Accademia delle belle Arti, tutti riuniti in “Study in Venice”, oltre a tutta una serie di altre associazioni di locazioni turistiche.
Un protocollo che si pone l’obiettivo di mediare tra le necessità degli studenti e quelle dei proprietari-locatari: canoni adeguati, borse di studio ad-hoc, copertura di eventuali danni e garanzie di pagamento, che si concretizzano attraverso la stipula di polizze con istituti bancari e assicurativi.
La piattaforma creata, già online sul sito studets.veniceapartement.com, attende ora adesioni e annunci.
La neo Rettrice di Ca’Foscari, Tiziana Lippiello sottolinea che ora tutto è nelle mani del Comune.
A questo punto, una volta determinata l’offerta, si tratterà di capire cosa succederà alla domanda, in questo strano anno accademico, con la spada di Damocle di una seconda ondata di Covid, che incombe. Gli studenti torneranno o preferiranno la didattica a distanza?
Per il momento i dati delle preiscrizioni sono buoni, come del resto anche quelli di ESU Venezia, l’ente regionale per il diritto allo studio, ma si tratta in generale di riconferme, mentre sarà da capire cosa faranno i nuovi iscritti.
Tutte le residenze ESU sono state adeguate alle norme anti-covid nazionali: due studenti per stanza, mascherina nelle aree comuni e camera di emergenza in caso di contagio.