Per la gioia dei tifosi e degli appassionati ritorna la Seria A di Calcio, ma in epoca Covid ci sono delle novità: riaprono gli stadi è vero, ma il numero degli spettatori sarà limitato.
L’ordinanza firmata dal presidente Zaia, valevole fino al 3 ottobre, dispone infatti che i posti saranno a sedere e distanziati. Quindi in Veneto gli spettatori potranno assistere agli eventi sportivi, ma per un massimo di 1.000 persone negli impianti all’aperto e 700 in quelli al chiuso, dove è possibile la pre-assegnazione dei posti.
Nel documento si legge che i tifosi “hanno l’obbligo di occupare per tutta la durata dell’evento esclusivamente i posti a sedere specificamente assegnati, con divieto di collocazione in piedi e di spostamento di posto, assicurando tra ogni spettatore seduto una distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro”.
L’ordinanza prevede che gli spettatori indossino la mascherina per tutta la durata dell’evento, se al chiuso; all’aperto la mascherina va indossata dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e ogni volta che ci si allontana, incluso al momento dell’uscita.
È previsto inoltre “l’utilizzo di tecnologie digitali” per automatizzare l’organizzazione degli ingressi, evitare “prevedibili assembramenti” e per consentire la registrazione degli spettatori; impone varchi per l’accesso del pubblico per evitare assembramenti nel momento del controllo temperatura e biglietti. Vietato però portare striscioni e bandiere.
Ieri durante l’anticipo della prima di campionato Hellas Verona-Roma (finita in pareggio 0-0) allo Stadio Bentegodi gli ingressi erano solo su invito, troppo stretti i tempi rispetto all’ordinanza regionale emessa nella stessa mattinata, per organizzare un’eventuale vendita di biglietti e l’assistenza interna con steward sugli spalti.