Violenti scontri di piazza sono di nuovo scoppiati negli Stati Uniti, questa volta nel Wisconsin. A riaccendere la rabbia del movimento Black Lives Matter (“BLM”, letteralmente “Le vite dei neri sono importanti”) – nato sulla scia dei disordini provocati dall’uccisione a maggio di George Floyd da parte di un poliziotto americano – è stato un nuovo video che ha fatto rapidamente il giro del mondo.
Nelle immagini si vede un afroamericano disarmato, per strada, interrogato da due poliziotti. Quando l’uomo prova a risalire nella sua macchina, dando le spalle agli agenti, uno di questi gli spara sette colpi alla schiena, davanti alla famiglia seduta all’interno dell’abitacolo. L’uomo è sopravvissuto, ma fonti mediche affermano che resterà paralizzato dalla vita in giù.
Le proteste sono deflagrate in un men che non si dica e si sono estese anche ad altri stati. Gli scontri più gravi, tuttavia, si sono verificati a Kenosha, sempre nel Wisconsin; dove una folla di appartenenti al movimento BLM è scesa in strada saccheggiando e distruggendo tutto quello che trovava davanti al suo passaggio. La reazione di alcuni abitanti della città non si è però fatta attendere, e due manifestanti sono rimasti uccisi per colpi d’arma da fuoco sparati, sembra, da un giovane della zona.
Trump si è detto pronto a inviare la Guardia Nazionale nello Stato a nord di Chicago qualora le proteste non dovessero calmarsi.