Aprire un’azienda in Italia è sempre più difficile, e il nostro Paese è terzo per ostacoli alle imprese: ecco spiegati i motivi.
Fare impresa in Italia diventa più difficile ogni giorno che passa, e a complicare le cose ci sono la burocrazia, le tasse e tante altre cose. Talmente tante, che ci hanno garantito il terzo posto nella classifica dei Paesi dove è più difficile aprire una nuova azienda. Ecco il quadro generale.
Aprire un’azienda in Italia
Esiste uno studio che ogni anno analizza la complessità di avviare e gestire un’azienda in Europa. Si tratta del Global Business Complexity Index, ed è un report che quest’anno non dà affatto buone notizie per quanto riguarda il nostro Paese. Infatti, stando alla sua classifica, siamo il terzo Paese europeo in cui aprire un’azienda e portarla avanti è più difficile. Per stilare questa classifica, lo studio prende in considerazione diversi fattori chiave: leggi, compliance, contabilità, tasse, risorse umane, burocrazia, gestione dei pagamenti e via dicendo. In totale, gli indicatori sono 292, ognuno dei quali rappresenta una sfida e un ostacolo alle aziende.
Ebbene, in Italia ne abbiamo tantissimi di ostacoli. Infatti, come già anticipato, il report ci piazza terzi in questa classifica al negativo. Le problematiche maggiori riguardano l’aspetto fiscale, la governance aziendale e il contesto geopolitico. Infatti, da noi il sistema fiscale è estremamente complesso e macchinoso, e a questo si aggiungono ogni anno nuove leggi e nuovi decreti che invece di semplificare la situazione, spesso la complicano considerevolmente. A livello internazionale, gli standard europei rappresentano delle sfide ulteriori per chi vuole fare impresa in Italia.
La classifica europea
Noi ci troviamo al terzo posto, ma c’è chi sta peggio. Non è una consolazione, ma uno sprone per fare meglio e raggiungere, invece i Paesi che in questa classifica si trovano nelle posizioni migliori. Peggio di noi, al momento, ci sono solamente la Francia e la Grecia. Al quarto posto della classifica si trova la Germania, mentre al quinto la Spagna. Non si tratta di una classifica sorprendente, poichè anche questi Paesi presentano le nostre stesse problematiche, anche se declinate in maniera differente. Tutta un’altra vita c’è invece nei Paesi dove le imprese sono incentivate e dove aprire nuove aziende è un gioco da ragazzi.
Sto parlando della top 5 in positivo, che si apre con Malta in quinta posizione, seguita al quarto posto dalla Repubblica Ceca. Apre il podio il Regno Unito, mentre la medaglia d’argento va ai Paesi Bassi, che si confermano uno dei Paesi migliori dove investire. La medaglia d’oro di questa classifica però, spetta alla Danimarca, e anche questo risultato, non sorprende affatto!