Dopo le polemiche delle scorse settimane per quanto riguarda gli spettacoli all’aperto, con il vincolo del 1000 posti che avrebbe penalizzato l’Arena, il Comune ha cercato di trovare nuove soluzioni, anche attreverso vari protocolli che permettessero di aumentare la capienza, almeno a 6000 spettatotori. Le limitazioni imposte oggi all’Arena sono infatti molto pesanti, dato che, in tempi di pace, l’anfiteatro può ospitare fino a 15mila persone.
“È una richiesta assolutamente in linea con la garanzia e tutela della sicurezza degli spettatori e la appoggio totalmente. In questo modo ridiamo ossigeno e vita all’Arena di Verona”. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, sostiene con queste parole l’appello per ridare slancio alla stagione lirica, ma non solo.
Resta infatti la questione del coprifuoco con la richiesta, da parte del sindaco e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina e di Gianmarco Mazzi, amministratore delegato della società Arena di Verona s.r.l., di posticiparlo almeno per la durata degli spettacoli fino alle 24.00.
“Si tratta di una strada sostenibile e percorribile – ha aggiunto l’assessore regionale Corazzari – che permette di strappare l’Arena da morte certa senza mettere a rischio la salute degli ospiti. Aprendo le porte a più persone e aumentando la fascia oraria degli spettacoli, inoltre, l’Arena diventerà un importante simbolo di rinascita per la città di Verona, fornendo peraltro un importante impulso al settore turistico”.