Il gruppo Ascopiave Spa, che realizza e gestisce reti ed impianti per la distribuzione del gas metano e per la produzione e distribuzione di energia elettrica, ha disegnato il suo piano industriale da qui al 2024, scommettendo sul servizio idrico e sulla possibilità di una qualche collaborazione o partnership future con Agsm-Aim.
Gli scenari di crescita per uno sviluppo ormai prossimo potrebbero essere due ed entrambi remunerativi per gli azionisti. I propositi di diversificazione, imporranno anche degli sconfinamenti in settori finora estranei al core business, primo fra tutti, il servizio idrico integrato, nonostante tutte le limitazioni di legge che vincolano il settore.
“La maggior parte dei servizi, sono concessi in house a società a partecipazione totalmente pubblica. Da privati questo è sicuramente un ostacolo, ma in prospettiva crediamo si debba ragionare in modo diverso. Penso ad alcuni regolamenti comunitari non attuati che prevedono la possibilità a soggetti privati di entrare in realtà pubbliche fino al 20%. E, se a livello comunitario si sta già rivedendo il livello legislativo, credo che anche a livello nazionale dovrà venire recepito”, ha voluto sottolineare il presidente Nicola Cecconato.
Tra i dossier presentati e percorribili, in materia di innovazione potrebbero esserci, il progetto d’installazione di cabine di distribuzione, a doppio senso, che permetterebbero di spalmare il gas lungo tutta la rete, riducendo i quantitativi di stoccaggio; il progetto-idrogeno; i diversi progetti di energia sostenibile con l’avvio dei gas da biomasse e rifiuti urbani.
Il presidente è poi passato all’illustrazione di tutti i dettagli: 216 milioni di ricavi nel preconsuntivo 2020, che arriveranno ad essere 270 nel 2024, ma che potrebbero arrivare ad essere anche 332 milioni, nel caso in cui fossero centrati gli obiettivi di estensione del servizio di distribuzione del gas, in una progressione di crescita, secondo “un progetto che insiste su ambiti contigui e limitrofi, nei quali la società non è presente”.