Novità riguardo l’assegno unico, arriva un aumento da parte dell’INPS. Vediamo insieme come ottenerlo.
A partire da ottobre, oltre 6 milioni di famiglie italiane vedranno un aumento dell’importo dell’Assegno Unico Universale (AUU), il sostegno economico mensile erogato dall’INPS per ciascun figlio a carico. Questa misura è destinata a tutte le famiglie con figli minorenni, ma può essere riconosciuta anche per i figli maggiorenni fino ai 21 anni, a condizione che vengano soddisfatti determinati requisiti. È prevista anche per i figli con disabilità, senza alcun limite di età, rendendo questa prestazione più inclusiva e adattabile alle esigenze familiari.
L’Assegno Unico Universale è accessibile a tutte le fasce di reddito, ma l’importo varia in base all’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Più basso è il valore dell’ISEE, maggiore sarà il contributo mensile riconosciuto. Coloro che non presentano l’ISEE ricevono comunque la quota minima, attualmente fissata a 57 euro per ciascun figlio.
Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale, nel periodo tra gennaio e luglio 2024, sono stati erogati alle famiglie italiane assegni per un valore complessivo di 11,5 miliardi di euro. Sono stati oltre 6,2 milioni i nuclei familiari beneficiari, per un totale di quasi 10 milioni di figli a carico. Questi dati confermano l’importanza di questa misura di sostegno, che si dimostra una componente chiave della politica familiare italiana.
La normativa prevede inoltre diverse forme di maggiorazione dell’importo base, che dipendono dalla composizione del nucleo familiare e da specifiche condizioni. Ad esempio, per ogni figlio successivo al secondo, l’importo dell’assegno viene aumentato, ma l’entità di questo incremento varia in base al reddito della famiglia.
Lo stesso avviene per i figli di età inferiore a un anno: in questi casi, l’assegno viene aumentato del 50% fino al compimento del primo anno di vita. Le famiglie numerose, con tre o più figli, beneficiano di un incremento significativo dell’importo per i figli di età compresa tra uno e tre anni, sempre in relazione all’ISEE.
Particolare attenzione è riservata alle famiglie con figli disabili, per le quali sono previste maggiorazioni specifiche a seconda del grado di disabilità. L’importo varia da un massimo di 119,60 euro mensili per i figli non autosufficienti, a somme inferiori per disabilità meno gravi. Anche i genitori con figli disabili maggiorenni tra i 18 e i 20 anni possono contare su un aumento dell’assegno.
Per le madri di età inferiore ai 21 anni, la normativa prevede una maggiorazione fissa per ciascun figlio, mentre per le famiglie con quattro o più figli è prevista una somma aggiuntiva mensile forfettaria, che contribuisce a sostenere le spese quotidiane. Un ulteriore incremento è riservato ai nuclei in cui entrambi i genitori sono lavoratori: in questo caso, l’importo dell’assegno per ciascun figlio minore viene aumentato, ma solo se il valore dell’ISEE non supera determinate soglie.
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