“Abbiamo letto con attenzione l’intervista al Colonnello Paolo Storoni, responsabile della Direzione Antimafia del Triveneto, sul rischio di un radicamento del nostro territorio della criminalità organizzata. È un allarme che la nostra Associazione da tempo ha ben presente e che ci ha visto rafforzare la collaborazione con le Istituzioni, come la Prefettura, le Amministrazioni pubbliche e le Forze di polizia”. A dirlo è Paola Carron, Vicepresidente di Assindustria Venetocentro.
“Per quanto ci compete, promuoviamo la diffusione degli strumenti di legalità nelle imprese con specifici servizi di assistenza: pensiamo all’adozione della 231, white list, protocolli di legalità, che molte aziende hanno adottato, accanto ai servizi di supporto finanziario, assistenza negli appalti, tutela legale e molto altro. L’adozione di questi strumenti ha comunque un costo significativo per le imprese, che diventano onerosi in particolare per quelle di piccole e medie imprese, e resta il tema della responsabilità che resta in capo a chi lavora affidando appalti ad altre imprese”, spiega la vicepresidente.
Il controllo sulla loro posizione giudiziaria aggiunge “non spetta naturalmente all’impresa committente, se non in base ai documenti prodotti, e può succedere che elementi successivi, a lavori già avviati, abbiano ripercussioni pesanti per tutta la filiera. Crediamo quindi necessario attivare anche nuovi strumenti di collaborazione tra imprese, istituzioni e Forze dell’ordine anche a tutela di chi stabilisce in buona fede relazioni di lavoro con imprese che poi risultino collegate alla criminalità organizzata”.
Questo è ancora più urgente in questa fase “con l’impatto negativo della pandemia in molte imprese e resta questo il fronte su cui continuare a tenere alta la guardia. Altrettanto importante è avviare un percorso di vera semplificazione della burocrazia, che darebbe maggiori certezze alle imprese e agevolerebbe l’attività di controllo preventiva da parte anche degli amministratori pubblici”.
I fondi del Recovery, quando arriveranno, “finanzieranno grandi progetti di interesse nazionale, con ricadute non ancora quantificabili nel nostro territorio. Per il Superbonus 110% siamo all’avvio dei primi cantieri, e si dovrà capire quanto a lungo il provvedimento resterà in vigore. Particolare attenzione andrà riservata al versante finanziaria e alla possibilità di cessione del credito previsto.
Paola Carron conclude dicendo: “Il Colonnello Storoni dà conto anche dei fenomeni di connivenza organica con le organizzazioni criminali da parte di imprenditori. È una segnalazione preoccupante, che ci invita ad essere sempre attenti anche a tutela della libertà di mercato e del tessuto socio-economico del territorio. Ci auguriamo sia un fenomeno ancora limitato, che va contrastato in un tessuto d’impresa e società che continuiamo a sentire sano e reattivo, anche a fronte delle difficoltà innegabili di questi mesi”.