In Toscana, se si va a caccia del cinghiale, è buona e antica tradizione prendere un po’ di sangue del primo animale ucciso e farcisi cospargere la faccia. Un’iniziazione; un rituale che segna l’ingresso del novizio nel mondo dei cacciatori.
Simili riti servono a decretare l’ingresso di un individuo in una comunità. E finché si parla di sangue di animali in sovrannumero, uccisi per essere mangiati e senza recar loro sofferenze, poco male. Il problema è quando simili rituali, che in inglese si definiscono “blooding”, sanguinamento, avvengono nei confronti di esseri umani; soprattutto se a commetterli non sono scagnozzi di qualche gang sudamericana.
Succede infatti che l’esercito di una delle grandi democrazie “occidentali” – seppur non geograficamente – come l’Australia, debba oggi far vergognare il proprio Paese di fronte al mondo intero per gli atroci risvolti di un rapporto sull’operato delle sue forze speciali (SAS, Special Air Services) durante la guerra in Afghanistan. L’indagine, condotta per 4 anni dal giudice militare Paul Brereton e resa nota dal governo di Canberra nei giorni scorsi, ha fatto letteralmente accapponare la pelle a chiunque vi abbia posato l’occhio. Compreso il ministro della Difesa, Linda Reynolds, che ha dichiarato di “essere stata male” dopo averlo letto.
39 omicidi commessi da parte di 25 soldati australiani nei confronti di cittadini inermi afghani, alcuni di questi commessi in modo atroce e, almeno due di essi, come strumento di iniziazione per giovani commando appena entrati nel reparto d’élite dell’esercito. Un modo per abituarli al sangue. Un rituale per affiliarli definitivamente al reparto che li accompagnerà per gli anni a venire.
Il rapporto parla di deliri di onnipotenza, abuso di alcool, gara di omicidi e crudeltà gratuite verso cittadini inermi. Un’onta gravissima che ha portato il governo australiano a scusarsi immediatamente con il premier afghano, Ashraf Ghani, e che ora aprirà ulteriori indagini per avviare condanne esemplari per gli esecutori di simili atrocità.
Federico Kapnist