Era annunciato e purtroppo è successo: l’incubo peggiore è diventato realtà in Afghanistan. A poche ore dall’allerta attentati, due forti esplosioni hanno squassato l’aeroporto di Kabul uccidendo decine di civili, tra cui bambini, e almeno dodici militari americani.
Il caos delle ultime ore delle operazioni di evacuazione è precipitato nell’orrore, con un bilancio che in serata parlava di almeno 90 morti e 158 feriti, rimasti vittime di due attacchi kamikaze compiuti dall’Isis. La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel, che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Quindi si è fatto esplodere un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato riparo di migliaia di disperati.
Il racconto dei testimoni nella capitale afghana è agghiacciante. Cumuli di cadaveri, brandelli di corpi nel canale ricoperto di sangue. Le immagini e i video che girano sui social media mostrano feriti trasportati a bordo di carriole con il susseguirsi del rumore delle ambulanze in sottofondo.
Biden, che minaccia ripercussioni, non trattiene le lacrime. Il premier britannico Boris Johnson, dopo una riunione del comitato d’emergenza Cobra, ha assicurato che l’evacuazione proseguirà come previsto. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, pur riconoscendo che le prossime ore saranno “estremamente rischiose”, ha garantito che le evacuazioni continueranno fino al 31. Altri Paesi, come il Canada e la Germania, hanno già lasciato l’Afghanistan. Oggi si concluderà anche il ponte aereo italiano con la partenza dell’ultimo C-130 da Kabul.