Il colosso emiliano dell’energia Hera, con un’importante presenza in Veneto, ha presentato ieri tutti i numeri relativi all’esercizio 2020, il primo dopo la joint venture con Ascopiave, formalizzata alla fine del 2019, con un incremento di ricavi, mol e utile netto, riconducibile proprio all’operazione straordinaria con la multiutility trevigiana con sede a Pieve di Soligo, “che ha portato alla creazione, attraverso EstEnergy, del principale operatore energy del Nordest”.
Hera ha fatturato 7.079 milioni di ricavi, con un +2,4%, rispetto al 2019, realizzando un margine operativo lordo di 1.123 milioni, +3,5% e un risultato netto di 320, 7 milioni, +0,6%. Gli investimenti sono cresciuti del 3,8%, arrivando a 528,5 milioni, comprensivi dei 46,9 milioni di euro relativi all’acquisto di partecipazioni finanziarie riferibili essenzialmente ad Ascopiave.
Stefano Venier, amministratore delegato di Hera, a conferma di quanto fosse fondata l’idea di costituire una partnership con l’azienda di Pieve di Soligo, ha dichiarato: “La crescita è stata fortemente sostenuta dall’operazione con Ascopiave, che ha permesso alla nostra multiutility un ulteriore consolidamento nel Triveneto. Nonostante il contesto complesso, siamo riusciti ad avviare sin da subito una parte significativa delle sinergie previste, generando un contributo cruciale all’incremento dei flussi di cassa nel 2020”.
Così ora con EstEnergy, partecipata al 52% dagli Emiliani, attraverso Hera Comm e al 48% da Ascopiave è stata costituita una società commerciale dedicata alla vendita di gas naturale ed energia elettrica per una platea di clienti superiore al milione, che ha permesso ad Hera di diventare “la prima ex-municipalizzata sul mercato retail, con 3,2 milioni di clienti totali, almeno fino a quando non si dovessero concretizzare nuove integrazioni sullo scacchiere delle multiutility nazionali”.
Il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignola ha voluto sottolineare: “Anche in un contesto complesso abbiamo saputo elaborare nuovi progetti e stringere accordi con partner di eccellenza, beneficiando, almeno nella seconda parte del 2020, di una ripresa delle attività economiche nei territori serviti”.