Aspi ha presentato il nuovo Piano industriale 2020-2023 di Autostrade per l’Italia, studiato dall’amministratore delegato Roberto Tomasi, per qualificare fortemente gli standard e le attività della concessionaria autostradale e, contemporaneamente, aprire nuovi spazi di business sul fronte dell’ingegneria, dell’innovazione e dei sistemi di mobilità urbani. Nascono così le controllate Tecne, Free To Xperience, nuova Pavimental e nuova Autostrade Tech per la migliore gestione integrata del ciclo di vita delle infrastrutture.
Forte spinta sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca applicata per trasformare il network autostradale in una ‘smart road’ che aumenti la sicurezza e il comfort del viaggiatore. I primi servizi saranno attivi a metà 2021, mentre da febbraio partirà l’installazione di colonnine elettriche di ricarica ad alto voltaggio su tutta la rete nazionale. E novità, le aree di servizio e di sosta saranno alimentate esclusivamente con energia green autoprodotta.
“Vogliamo che Aspi possa diventare un gestore della mobilità” in “un contesto in forte evoluzione con un cambio di paradigma di trasporto su tutti i fronti accelerato dalla crisi del Covid-19”, ha detto Roberto Tomasi. Tre gli elementi del piano: “Piano di delivery che prevede un +60% delle attività di manutenzione in media nell’arco di piano e +110% di impegni di investimento (nuove opere e upgrade asset esistenti) in media nell’arco di piano. Una nuova visione del gruppo Aspi e il piano di trasformazione con una spinta sulla digitalizzazione”.
Il Piano di Delivery di Autostrade per l’Italia è “un piano da 21,5 miliardi di euro, 14,5 miliardi di investimenti e 7 miliardi di euro di manutenzioni al 2038 – ha detto Tomasi -. Nel piano 2020-2024 il totale degli investimenti sale del 110% a 6,1 miliardi dai 2,9 miliardi del Piano 2015-19. Il totale delle spese di manutenzione passa da 1,6 a 2,5 miliardi”. La nuova visione prevede una gestione integrata del ciclo di vita delle infrastrutture di mobilità, offerta di servizi innovativi ai viaggiatori, innovazione e ricerca applicata all’ingegneria per la trasformazione in infrastruttura “smart”.
Aspi investirà tra i 170 e i 200 milioni di euro nel 2021-2023 per la completa digitalizzazione del modello operativo grazie alla tecnologia 5G, secondo il nuovo piano industriale che punta a una società data-driven. Con l’attuazione del Piano Industriale, continueranno a essere inseriti nuovi profili sul fronte dell’ingegneria, dei servizi digitali, della ricerca e del rapporto con il cliente (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ed è stato predisposto e avviato un piano di assunzioni che, entro il 2024, vedrà la creazione di 2.900 posti di lavoro.
Un cambio di rotta atteso, ma che non cancella purtroppo gli errori del passato.
Facebook Comments