È stata perfezionata ieri la cessione da parte di Pasta Zara, azienda agroalimentare di Riese Pio X (TV), dello stabilimento di Muggia, (TS), al gruppo di Parma Barilla.
L’impianto per la produzione della pasta, considerato un gioiello tecnologico, è uno dei più grandi del mondo ed è famoso per il suo magazzino, da 65 mila posti pallet. Nello stabilimento lavorano circa 150 addetti con funzioni prevalentemente produttive.
Barilla, che ha sborsato 118 milioni di euro, oltre a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, ha comunicato l’avvio di un percorso di importanti investimenti, che si ripercuoteranno in maniera positiva su tutto il territorio.
Per Pasta Zara, l’operazione rappresenta il superamento di una crisi difficile, perché sottende la possibilità di onorare il concordato con i creditori.
Tra gli accordi, c’è un contratto cosiddetto di “co-packing”, ossia di imballaggio, confezionamento ed etichettatura dei prodotti Pasta Zara, per cinque anni. L’azienda trevigiana continuerà ad operare in autonomia, nel proprio quartier generale a Riese.
Rimane solo un punto interrogativo sulla sentenza della Corte d’Appello di Venezia, opposta, a quella pronunciata dal Tribunale di Treviso, perché in sostanza, per Venezia, l’omologa di concordato non è valida.
È stato così presentato ricorso in Cassazione, nella speranza che venga annullata la decisione di Venezia, perché in caso contrario, ci sarebbero delle ricadute anche sui rapporti con Barilla.