Dopo quello degli ebrei nel corso dell’ultima Guerra, il secondo genocidio più conosciuto e noto per il mondo occidentale, è sicuramente quello armeno. Il massacro di circa 1 milione e mezzo di persone, appartenenti al popolo caucasico, avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale per mano del decadente impero ottomano.
La questione è materia ancora spinosa per Ankara; che ha, storicamente e spudoratamente, sempre ridimensionato la vicenda. Negando le atrocità commesse e inquadrando lo spaventoso numero di morti come parte del conflitto in corso.
La notizia di oggi è che Biden, almeno secondo il New York Times, sarebbe pronto a riconoscere il genocidio degli armeni; segnando un precedente storico nelle relazioni USA-Turchia. Già 29 Paesi al mondo – tra cui Italia, Germania, Francia, Russia e molti altri ancora – lo hanno fatto. Ma la decisione del presidente americano potrebbe avere risvolti importanti, sotto il profilo geopolitico, sulle relazioni già ai minimi termini tra i due Paesi.
L’annuncio, se avverrà, sarà dato oggi; nell’anniversario dell’inizio delle violenze etniche contro gli armeni nel 1915. I risvolti di questa decisione potrebbero innescare una reazione a catena in molti scenari aperti; tra cui quello libico.
Federico Kapnist