La Commissione Europea ha bocciato l’idea della proroga decennale della concessione per l’Autostrada del Brennero.
Attraverso una sentenza di poche righe, la Direzione Generale del mercato interno ha fatto sapere che la via della proroga non è percorribile, “perché violerebbe le norme in materia di aiuti di Stato e la disciplina sugli appalti pubblici e concessioni”.
La lettera recapitata al Ministero dei trasporti e ai soci pubblici di A22, parrebbe chiudere la questione a favore dell’opzione spinta da De Micheli e Kompatscer, liquidando i soci privati e assegnando la concessione trentennale ad una nuova società.
Entro il 29 dicembre prossimo, la questione dovrebbe essere affrontata in Parlamento, con l’approvazione di una norma che consenta ad A22 di sbarazzarsi dei soci privati. Per il momento la vicenda è in una fase di stallo per il conflitto tra le richieste di questi ultimi e il tetto fissato dalla Corte dei Conti.
I soci privati non staranno di sicuro a guardare, accettando di buon grado quanto deciso dalla sentenza e, c’è da aspettarsi l’avvio di un contenzioso, con il rischio che la nuova società di gestione della concessione, possa essere bloccata sul nascere e, con essa, anche tutto il piano di investimenti previsti, che si aggira attorno ai quattro miliardi.