Nei giorni scorsi la Cgil aveva lanciato l’allarme, parlando di una vera e propria “bomba sociale pronta ad esplodere e, da disinnescare al più presto”. L’impennata delle richieste di aiuti economici, come bonus, sussidi e agevolazioni fiscali, emersa da uno studio del sindacato, dà un’idea dell’impatto preoccupante che la pandemia ha avuto su tutta la Marca.
Tra lockdown e restrizioni, il mondo del lavoro ha subito una battuta d’arresto importante, che si è poi riversata sui bilanci delle famiglie, andando a penalizzare come sempre le fasce più deboli della popolazione. Per molti infatti è diventato difficile anche mettere insieme il pranzo con la cena e pagare le utenze domestiche.
L’analisi dei Caaf della Cgil, evidenziano un boom di domande di prestazioni sociali, per reddito o pensione di cittadinanza e reddito di emergenza: del resto, analizzando i dati relativi all’occupazione, balzano subito agli occhi le 20mila assunzioni in meno e le 300mila ore di cassa integrazione in più.
La fotografia scattata dai centri di assistenza fiscale del sindacato è preoccupante, come ci tiene a sottolineare Monica Giomo, amministratore delegato del Caaf Cgil, “secondo le nostre rilevazioni, sono sempre di più le famiglie in condizione di disagio economico, che chiedono di accedere a sussidi e prestazioni agevolate”. Basti pensare che nel corso del 2020 sono aumentate del 13% le pratiche Isee, finalizzate alle richieste di misure di sostegno al reddito.
Pertanto il segretario generale della Cgil, Mauro Visentin, ha deciso di lanciare un appello a tutte le istituzioni, affinché in questo quadro grave e sempre più allarmante, si agisca velocemente, “con visione e prospettiva”, mettendo in campo tutte le misure necessarie, “non più rinviabili” per contrastare la crisi. E, a tal fine, il sindacato offre la sua disponibilità ad intavolare un confronto “serio e responsabile” con il Governo Draghi, per una vera riforma fiscale, secondo il criterio della progressività.
Ciò che chiede il sindacato alla politica è di mettere in moto tutti quei meccanismi utili per attuare delle serie politiche attive del lavoro e la creazione di un sistema universale di ammortizzatori sociali, perché ora davvero non c’è più tempo.