Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, parlando dell’ipotesi di un “Conte ter” attribuisce al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e alla sua “credibilità in Europa” il merito di “quel che portiamo a casa con il Recovery Fund”. Per quanto riguarda il premier dimissionario invece, Bonomi ha smussato il giudizio durissimo arrivato sabato dal presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti secondo il quale deve “cercare una nuova occupazione”. Parole frutto dell’enfasi del momento e pronunciate “in rappresentanza del suo settore, quello dell’automotive” che quest’anno ha registrato un forte calo della produzione.
Il numero uno di viale dell’Astronomia ha voluto precisare che “Confindustria non fa scelte di persone o partiti – da questo esula evidentemente Gualtieri, e – sta sui temi”. Questo non esclude che siano “importanti le caratteristiche del governo: deve essere serio, perché in un momento così non possiamo essere appesi a personalismi, autorevole, perché abbiamo bisogno di riforme, competente e capace di un’azione efficace”.
Bonomi aveva avuto un incontro con Conte una settimana fa per parlare del Recovery plan, ma aveva anche lamentato di non aver mai ottenuto riscontri sul piano 2030-2050 presentato all’Assemblea generale, quello che tra l’altro prospettava procedure di licenziamento più semplici. “Il governo si era arroccato su se stesso – ha affermato dalla Annunziata -. Nel nuovo governo vorremmo ascolto, ma vero”.
Con Gualtieri invece “su molti argomenti non siamo stati d’accordo, ma questo fa parte della dialettica. Abbiamo un tema di emergenza economica che non dobbiamo dimenticare, abbiamo bisogno di stabilità. Non possiamo permetterci un cambio”. Ma sono proprio i ministeri dell’Economia e della Giustizia quelli per i quali la battaglia si fa serrata, con Matteo Renzi vorrebbe la sostituzione dei titolari dimissionari. Ieri, intervistato dal Corriere, non conferma né smentisce limitandosi a dire: “Via Gualtieri e Bonafede? Il problema non è un singolo ministro. Prima decidiamo cosa fare, poi una volta che ci saremo accordati sul cosa fare sceglieremo le persone migliori”.
Ma dopo le parole di Bonomi la senatrice di Italia viva Donatella Conzatti su Twitter invoca una “netta discontinuità su economia e giustizia – aggiungendo che – è tempo di un accordo sui contenuti per portare l’Italia fuori dai problemi”. E intanto Fico continua le sue consultazioni per vedere di ricostruire la maggioranza, le cui anime non sono sempre così facili da amalgamare.
L.M.