Il bonus latte da 400 euro è ancora disponibile per tutte le neo mamme che ne hanno bisogno: i requisiti per averne diritto.
Diventare mamma è probabilmente il più grande miracolo che si possa verificare nella vita. Se è vero che non è la maternità che definisce una donna, è altrettanto vero che questo evento ha un impatto travolgente nella sua vita. Improvvisamente, infatti, la donna si trova a dover prendersi cura di un altro essere umano che dipende totalmente da lei, in particolar modo nei primi mesi di vita.
I neonati hanno bisogno di nutrirsi ogni 2-3 ore e nei primi tre mesi di vita potrebbero essere necessarie fino alle 12 poppate al giorno. Superato questo primo periodo le mamme devono passare alle “poppate a richiesta”, dunque comprendere quando il pianto del loro bambino è legato all’esigenza di nutrirsi.
Già in condizioni normali questa prima fase è complicata, le mamme vengono assalite da mille dubbi e altrettante paure, il non comprendere la ragione del pianto del piccolo è motivo di forte apprensione e spesso anche fonte di insicurezza al punto da far sorgere il timore di non essere all’altezza del compito.
Tale sensazione è acuita quando una mamma non produce sufficiente latte per nutrire il piccolo. Per la donna questa problematica rappresenta per certi versi una sorta di mancanza morale – le mamme si sentono come se stessero venendo meno alla propria responsabilità, come se fossero inadatte – ma è anche e principalmente un problema di natura economica.
Latte artificiale, il bonus permette di ottenere 400 euro l’anno: come e chi può riceverlo
La mancanza di latte materno è una condizione comune e lo stato viene incontro alle donne che non possono allattare adeguatamente il figlio appena nato. Il Bonus latte è stato introdotto con un decreto del Ministro dell’Economia il 31 agosto del 2021 per aiutare le mamme che hanno difficoltà economiche ed è ovviamente stato confermato anche per quest’anno.
Per potere ottenere tale agevolazione vanno però rispettati dei requisiti. Il primo è il manifestarsi di una patologia – permanente o temporanea – che impedisce la produzione di latte materno o la rende insufficiente al nutrimento del bambino. Vediamo di seguito quali sono le condizioni che danno diritto al bonus latte:
Condizioni permanenti
- infezione da HTLV1 e 2;
- sindrome di Sheehan;
- alattogenesi ereditaria;
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
- mastectomia bilaterale;
- morte materna.
Condizioni temporanee
- infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
- infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
- infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
- lesione luetica sul seno;
- tubercolosi bacillifera non trattata;
- mastite tubercolare;
- infezione da virus varicella zooster;
- esecuzione di scintigrafia;
- assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
- assunzione di droghe (escluso il metadone);
- alcolismo.
Per quanto riguarda le condizioni temporanee il rinnovo del bonus materno è garantito solo se la mamma si sottopone a controlli mensili che accertino il protrarsi della problematica.
Il secondo requisito è invece di natura economica, visto che viene concesso solamente a quelle donne o quelle famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 30mila euro. La cifra è di 400 euro annui ma potrebbe variare in base al numero di richieste.