Il governo dovrebbe varare il nuovo Decreto legge entro la settimana: 91 articoli che elencano tra i temi principali scuola, enti locali, fisco e rilancio dell’economia .Tra le misure presentate ci sarebbe anche l’ipotesi di un nuovo contributo a fondo perduto per le attività economiche nei centri storici.
Nell’elenco anche più fondi per gli straordinari in sanità per recuperare prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza. Il decreto stanzia oltre 480 milioni aggiuntivi e consente alle Regioni di aumentare dell’1% i limiti di spesa. Sarà possibile aumentare il compenso straordinario per dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie, reclutare nuovo personale a tempo determinato e aumentare il monte ore dell’assistenza specialistica in convenzione.
Stop alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive (alberghi, campeggi, b&b e stabilimenti balneari). La misura è estesa anche alle fiere e a cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all’imposta dovuta per il 2021 e il 2022.
Sempre in tema di imposte la bozza prevede anche la “proroga dell‘esonero Tosap e Cosap“. Le due imposte dovrebbero essere sospese, fino al 31 dicembre 2020.
Viene inoltre prorogato fino al 15 ottobre lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali. Ad ora la sospensione è prevista fino al 31 agosto e la proroga coprirebbe tutto il periodo dello stato d’emergenza.
Sul Decreto legge di agosto sono intervenuti anche i sindacati con un monito preciso: “Se il Governo non prorogasse il blocco dei licenziamenti sino alla fine del 2020, si assumerebbe tutta la responsabilità del rischio di uno scontro sociale”, così i segretari di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri.
Accolte le richieste invece dei lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro, ai quali sarà riconosciuta un’indennità per ciascuno dei mesi di giugno (e luglio) 2020 pari a 600 euro.