A Venezia è stato riconfermato il sindaco uscente Luigi Brugnaro, che si tiene la città lagunare con il 54,17% delle preferenze. Di contro il suo sfidante di centrosinistra, Pierpaolo Baretta, è stato costretto a fermarsi al 29,29%.
Una vittoria netta al primo turno, sulla scia del trionfo di Luca Zaia, con il quale Brugnaro aveva stretto un patto politico. Come nel caso del governatore della regione, va segnalato il successo personale della lista del sindaco, i fucsia.
I punti a sostegno della riconferma di Brugnaro sono stati: il risanamento del bilancio,l’inaugurazione di tante opere e infrastrutture e il sostegno verso bus e vaporetti ecologici insieme ad una nuova e più intraprendete classe dirigente.
Ma non è tutto oro quel che luccica e non sono mancati problemi da affrontare come gli incidenti delle navi da crociera, l’Aqua Granda e il Covid e da qui Brugnaro ha rilanciato la sua candidatura per rimettere in piedi la città.
Il “modello Venezia” di Brugnaro è chiaro: un centrodestra a guida civica. Un progetto che il sindaco imprenditore vorrebbe esportare anche livello nazionale.