L’incubo del caffè a 2 euro potrebbe tramutarsi in realtà, e questo potrebbe essere il nuovo prezzo. Si tratta di una cifra assurda, ma probabile.
In Italia ci sono alcune cose talmente tanto radicate nel nostro modo di vivere, da essere impossibili da eliminare. Una di queste è il caffè che, più di una semplice bevanda, è un vero e proprio rito per noi. Al mattino, in pausa, dopo i pasti. La fortuna è che un caffè costa ancora poco, ma questo potrebbe cambiare, e presto potrebbe arrivare anche a 2 euro a tazzina!
Caffè a 2 euro
Agli italiani non togliere il pranzo della domenica, la pizza e il caffè, e nessuno si farà male. Per noi infatti, le tradizioni sono una cosa importantissima, e il caffè è una di quelle più radicate nella nostra cultura. Stretto, nero e possibilmente senza zucchero. Queste le caratteristiche del caffè che tutti amano, e di cui non possono fare a meno. C’è chi senza caffè non riesce ad iniziare la giornata, chi lo usa come un modo per approcciare, chi per prendersi una pausa, chi ancora per rilassarsi e riuscire ad essere più produttivo. Insomma, a prescindere dal motivo, due o tre caffè al giorno non se li fa mancare nessuno.
Finchè il suo prezzo rimarrà basso, almeno. Infatti, attualmente il caffè ha un costo medio (a livello nazionale) di 1,30 euro. A Milano e Bologna arriva a 1,50 euro, mentre a Roma scende addirittura sotto l’euro, costando appena 90 centesimi. Insomma, i prezzi attuali, sono ancora ragionevoli, nonostante siano aumentati del 15% negli ultimi 3 anni. Il problema è che potrebbero non rimanere così a lungo, perchè presto una tazzina di caffè potrebbe costare 2 euro.
Una prospettiva verosimile
Anche se pagare un caffè 2 euro può sembrare assurdo allo stato attuale delle cose, in realtà non si tratta di un’ipotesi troppo remota, ma tutto il contrario. Infatti, il caffè verde è aumentato di prezzo, il che provoca, a cascata, anche l’aumento di prezzo del prodotto finito. Si tratta di un incremento del 66% rispetto al 2023, causato dai cambiamenti climatici e da dinamiche sociali e logistiche, come ad esempio il blocco del canale di Suez, che rendono il trasporto e l’esportazione molto più costosi. Il clima che sta cambiando riduce i terreni coltivabili, il che abbassa considerevolmente l’offerta, e fa alzare i prezzi.
Attualmente le aziende stanno cercando di ammortizzare gli aumenti di prezzo senza farli pesare troppo sui consumatori finali, ma se il trend dovesse continuare nella stessa direzione, sarebbero obbligate a modificare i prezzi. Non farlo vorrebbe dire perdere guadagni, e perdere l’equilibrio economico. Proprio per tutte queste ragioni, nei prossimi mesi potremmo assistere ad un aumento dei prezzi del caffè, che in alcuni casi potrebbe anche portare una tazzina a costare 2 euro.