Con la nuova manovra di bilancio cambia l’assegno unico, e nulla sarà più come prima: ecco tutte le novità annunciate dal governo.
La manovra di Bilancio sta portando diversi cambiamenti nel sistema fiscale e di bonus italiano, e anche l’assegno unico ha subito delle modifiche. A presentarle, alla conferenza stampa della manovra, è Maurizio Leo, Ministro dell’Economia, il quale annuncia tutte le novità sull’assegno unico.
Cambia l’assegno unico
In questi giorni non si fa altro che parlare di manovra di Bilancio, e si continuerà così fino alla legge definitiva, che deciderà una volta per tutte le entrate e le uscite dello Stato per il 2025. Durante la manovra, come ha esposto lo stesso Maurizio Leo alla conferenza dei giorni scorsi, diversi bonus sono stati modificati, altri scartati e altri ancora riconfermati senza cambiamenti. Un incentivo in particolare interessa una fetta enorme di famiglie italiane, e fa parte delle misure che cambieranno del tutto nel 2025.
Sto parlando dell’assegno unico, la principale misura che il governo ha, attualmente, messo a disposizione delle famiglie con figli a carico. Allo stato attuale delle cose, questo assegno viene considerato nel calcolo ISEE della famiglia, e di fatto lo aumenta, ma in futuro non sarà più così, e per le famiglie italiane si apre uno scenario tutto nuovo. Vediamo insieme in cosa consiste la novità più importante.
Come cambia la misura
Alla base della modifica annunciata con l’approvazione della manovra di Bilancio 2025, c’è la volontà di far funzionare meglio l’assegno unico e di andare più incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti, con figli a carico. In questo senso, la grande novità riguarda proprio il conteggio dell’assegno unico nel calcolo ISEE, poichè questo non sarà più considerato come reddito. Questo, di fatto, permetterà alle famiglie di accedere a più bonus, avendo un ISEE non gravato dall’assegno unico.
Questa non è l’unica misura che il governo ha pensato per sostenere le famiglie con figli, in quanto un’altra grande novità riguarda la Carta dei nuovi nati, che invece consiste in una carta prepagata di 1.000 euro che andrà una tantum alle famiglie che decidono di allargarsi. Questa carta si potrà usare solamente per acquistare beni di prima necessità del bambino, ma sarà dedicata esclusivamente alle famiglie con un reddito inferiore a 40.000 euro all’anno. Con queste azioni il governo sta confermando la sua linea di azione, volta a supportare maggiormente le famiglie a basso reddito, creando un sistema di bonus pensato esclusivamente per loro, e spingere contemporaneamente la natalità, che in Italia sta calando drasticamente di anno in anno.