Tra settembre e dicembre le province di Belluno e Treviso hanno perso nel complesso 677 sedi d’impresa, contro le 318 nello stesso periodo del 2019. Lo rileva il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza, secondo il quale “non c’è tempo da perdere, pensando alle incomprensibili vicende della politica romana. Nell’ultima parte dell’anno abbiamo registrato un’intensificazione delle chiusure d’imprese, in particolare aziende artigiane operanti nella manifattura e nei servizi”.
“Incominciano a concretizzarsi, purtroppo, gli effetti-Covid sull’economia – aggiunge Pozza, che side di essere “convinto che si tratti solo di una prima onda d’urto. Vedendo alcuni settori ancora non toccati dal segno negativo, come l’alloggio e ristorazione, è facile ipotizzare che il grosso delle chiusure le potremo contabilizzare sul piano statistico solo nel corso dei prossimi mesi”. La provincia di Treviso perde quasi 500 imprese, di cui 207 artigiane, mentre la provincia di Belluno ne perde quasi 200, di cui 67 artigiane, un prezioso patrimonoi di conoscenze e know how che il territorio rischia di perdere per sempre.
“Consegno questi numeri alla politica – conclude Pozza – affinché la smetta di perdere tempo e capisca quanto necessaria sia una strategia, una visione, un cronoprogramma per sconfiggere crisi economica e pandemia”.