Ormai è deciso, quest’anno il Carnevale di Venezia sarà più virtuale che reale. L’assessore al Turismo, Simone Venturini, ha già fatto sapere che non ci saranno eventi in Piazza San Marco e nemmeno sfilate di maschere o cortei acquei. Sarà bandito tutto quello che potrebbe creare assembramenti di folle festanti. Ma ciò non significa che la festa del Carnevale verrà annullata, si celebrerà semplicemente in una forma più attenuata: “Non ci arrendiamo, qualcosa si farà sicuramente. Stiamo mettendo a punto un programma per tenere alta l’attenzione e la comunicazione su Venezia, raccontandola come una città viva e pronta a ripartire, anche sotto il profilo turistico, non appena sarà possibile”.
Certo che per una città che ha cominciato ad entrare in crisi con l’Acqua Granda del 13 novembre 2019 e che poi si è vista chiudere il carnevale 2020 in anticipo per l’emergenza pandemica, e che ha vissuto un 2020 drammatico dal punto di vista turistico, con perdite che si aggirano tra 80% e il 90%, questo carnevale avrebbe potuto essere il volano della rinascita e della ripartenza.
Ma comunque Venezia ci sarà, si organizzerà, magari con pochi eventi, molto scenografici, ideali per essere trasmessi via social o alla televisione, ma ci sarà, “dimostreremo di essere vivi”, come ha voluto sottolineare l’assessore comunale Venturini.
Sono già stati avviati i contatti con i principali network televisivi e con le piattaforme social per lanciare in mondovisione quello che passerà alla storia come il primo, e speriamo anche l’ultimo, Carnevale “social”. Si rimane in attesa di vedere cosa stabilirà il prossimo Dpcm, per capire se sarà possibile organizzare magari degli eventi in teatri e musei.
Il 2021 sarà comunque un anno molto importante ed intenso per Venezia, perché oltre alle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione della città, ci saranno poi sei mesi di eventi in successione: il Salone Nautico, “la Sensa”(l’Ascensione), il Redentore e la Regata Storica.