Nel Cdm si lavora ad un freno contro il caro-energia che rischia di abbattersi sui consumatori dal 1 ottobre.
“Sulle tasche dei cittadini non devono pesare costi come quelli degli aumenti in bolletta”, ha assicurato il ministro Luigi Di Maio, confermando che la riunione del governo di domani darà il via libera al decreto.
Le soluzioni per calmierare le bollette di luce e gas, che potrebbero subire rincari del 40% e del 30% sono ancora in via di limatura ma dovrebbero passare per un abbattimento temporaneo, fino al 31 dicembre, degli oneri di sistema.
Dovrebbe anche essere rafforzato il bonus energia – che interessa i nuclei con Isee fino a 8.265 euro, le famiglie numerose (con più di 3 figli a carico) con Isee non superiore a 20.000 euro e i titolari di reddito e pensione di cittadinanza – ampliando la platea dei beneficiari o irrobustendo lo sconto.
Non sembra invece che possa arrivare, almeno per ora, un intervento sull’Iva, richiesto dalla Lega di Matteo Salvini. Mentre l’Italia, dopo altri Paesi come la Spagna o la Francia, si sta muovendo in autonomia per evitare le maxi-bollette, il tema dell’aumento dei prezzi dell’energia è sul tavolo della Commissione europea: alla riunione informale dei ministri dell’Energia in Slovenia “la maggior parte dei ministri ha espresso preoccupazione per l’evoluzione dei prezzi in tutta l’Unione europea e ha sostenuto l’idea di una risposta” comune, ha detto la viceministra spagnola per la transizione ecologica, Teresa Ribera, spiegando che “il commissario ha concluso il dibattito facendo sapere che stanno lavorando alla preparazione di proposte per opzioni flessibili per affrontare la questione a livello europeo” che “saranno rese note nelle prossime settimane”.