Il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha inviato al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, una lettera che contiene alcune proposte di ulteriore collaborazione tra Regione e sistema produttivo regionale. La lettera, scritta d’intesa con i presidenti delle Confindustrie territoriali, fa riferimento alla campagna di vaccinazioni Covid-19.
“Nell’ultimo periodo – spiega Carraro – sono sempre più numerose le aziende associate che ci chiedono indicazioni sulle modalità e le tempistiche che verranno adottate per la vaccinazione del proprio personale. Si tratta di un tema molto sentito, da cui dipende la ripartenza in piena sicurezza delle attività produttive nella loro totalità e completezza”.
Nella lettera infatti si offre la piena disponibilità delle aziende associate al sistema confindustriale veneto ad assumere un ruolo attivo nella campagna di vaccinazione, coadiuvando il servizio sanitario in questo compito strategico per uscire velocemente dall’emergenza.
L’idea è di consentire alle aziende, che volessero aderire volontariamente al progetto, di far vaccinare i propri dipendenti, tramite il medico competente, all’interno dell’azienda, in spazi riservati e idonei. Il tutto nel rispetto del Piano di vaccinazioni che assicuri priorità ad alcune categorie.
“Nei giorni scorsi – prosegue il presidente della confindustria regionale – abbiamo scritto all’assessore Lanzarin manifestando l’esigenza di individuare alcuni settori produttivi da considerarsi con particolare attenzione in quanto dispongono di personale più esposto al rischio di contagio. Mi riferisco, ad esempio, al personale che entra in contatto con strutture sanitarie, al personale sanitario dei centri termali, ai trasfertisti, ai trasportatori eccetera”.
“Sarà nostra cura coinvolgere anche le organizzazioni sindacali. Da questo fronte arrivano già segnali di interesse, sia a livello nazionale che regionale. L’obiettivo di tutti è infatti superare l’emergenza e ricominciare a crescere per creare benessere e opportunità di sviluppo per le imprese e i cittadini veneti”, dice Carraro.
Anche il presidente del Veneto Zaia, stava iniziando a ragionare “sui comparti ‘covid free’: noi dobbiamo essere i primi con le nostre imprese”, lo scopo è ripartire al più presto con la macchina produtitva a pieno regime.
Mentre sulle difficoltà per l’Italia nel reperimento delle dosi già acquista, Zaia ha sottolineato che “è inverosimile che ci sia un monopolio mummificato dei vaccini: il mondo è più fluido rispetto a come lo stiamo vivendo noi”. In Veneto sono 188.427 le dosi vaccinali anti-Covid somministrate finora; le persone che hanno già completato il ciclo di profilassi sono 74.468.
I dati del virus confermano intanto l’abbassamento della curva rispetto a dicembre: sono 621 i nuovi contagi Covid e 76 i decessi nelle ultime 24 ore in regione. Il report odierno mostra un lieve rialzo dei nuovi postivi rispetto a ieri (erano +510). Il totale degli infetti dall’inizio dell’epidemia si aggiorna a 313.316, quello delle vittime a 9.046. Zaia ha precisato che l’incidenza dei contagi sul totale dei tamponi è pari all’1,58%.
L.M.