Il settore del Turismo in Italia vale il 13% del Pil e ormai da sei mesi è entrato in una crisi complessa, a causa dell’emergenza sanitaria. Già nel 2001 con l’attentato alle Torri gemelle di New York e poi nel 2008 con la crisi dei sub-prime in America si erano vissuti dei momenti difficili, ma questa volta, sembra proprio che non si stiano rimettendo in moto quei flussi turistici, che solitamente riempiono le nostre città d’arte.
Così, per far fronte a questa situazione non facile, è intervenuta Cassa Depositi e Prestiti, che attraverso il suo Consiglio di Amministrazione ha dato il via libera all’operatività del Fondo Nazionale per il Turismo, con l’obiettivo di implementare l’offerta di strumenti a sostegno del settore.
Cassa Depositi e Prestiti prevede un primo intervento di 250 milioni di euro, che arriverà poi a 750 milioni, ai quali verranno sommati i 150 milioni stanziati dal Ministero per i Beni Culturali, attraverso il Decreto Rilancio.
A questi 900 milioni di risorse pubbliche, potrebbero poi aggiungersi altri fondi di investitori interessati, al punto da poter ipotizzare un intervento vicino ai due miliardi. Una vera boccata d’ossigeno per tutto il settore.
L’intervento del Fondo prevede in particolare l’acquisto e la valorizzazione di alberghi storici o “iconici”, patrimonio culturale delle nostre città.