Dopo un percorso in salita, e con una selezione che il comunicato della società spiega essere frutto di una ricerca tra “un numero significativo di potenziali candidati”, effettuata da Spencer Stuart, la lista per il nuovo consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni è stata finalmente resa pubblica.
Un paio di giorni fa, infatti, il Cda uscente ha varato la lista, che sarà votata nell’assemblea del 13 e 14 maggio; la prima della compagnia nella sua nuova veste di società per azioni. E, come auspicato dall’Ivass, la discontinuità rispetto al passato è forte. A parte l’amministratore delegato, Carlo Ferraresi, che gli ambienti veronesi si aspettavano, e i tre consiglieri espressi nell’ottobre scorso da Generali, tutti gli altri sono volti nuovi per la compagnia di assicurazioni.
Ecco l’elenco:
- Davide Croff
- Camillo Candia
- Luigi Migliavacca
- Carlo Ferraresi (Amministratore Delegato)
- Stefano Gentili
- Roberto Lancellotti
- Cristiana Procopio
- Daniela Saitta
- Giulia Staderini
- Elena Vasco
- Paolo Benazzo
- Pierpaolo Marano
- Silvia Arlanch
- Laura Santori
- Carlo Maria Pinardi
Personalità di primo piano nei rispettivi settori, a partire dal futuro presidente Davide Croff, noto nel mondo della finanza (già amministratore delegato della Bnl) al professor Luigi Migliavacca, esperto di corporate governance e a lungo partner di Pwc.
Ci sono poi Carlo Maria Pinardi, professore alla Bocconi ed esperto di finanza, Cristiana Procopio (ex Cdp e adesso nel team di Claudio Costamagna in Cc&soci) e Daniela Saitta (docente alla Sapienza di Roma e più volte nominata commissaria).
C’è tempo fino a domani (18 aprile) per la presentazione di altre liste per il Cda: possono farlo tutti i soci che abbiano almeno il 2,5% del capitale. Se nessuno si farà avanti c’è un’altra finestra di tempo, che si conclude il 21 aprile, durante la quale possono presentare liste soci che abbiano almeno l’1,25% del capitale. Non è escluso che presenti qualche candidatura il mondo cattolico o spiccatamente veronese, critico nei confronti della conduzione dell’ex numero uno Bedoni, e intenzionato a controbilanciare la presenza soverchiante di Generali.
L.M.