Il presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, ha confermato davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario che non si ricandiderà “in alcuna lista” in corsa per il rinnovo del cda della compagnia veronese. “Con la trasformazione di Cattolica da cooperativa a società per azioni dal prossimo primo aprile, ritengo infatti di aver concluso il mio compito”, ha dichiarato Bedoni.
“L’attuale consiglio di amministrazione si presenterà interamente dimissionario alla prossima assemblea del 14 maggio prossimo per consentire il rinnovo integrale dell’organo tenuto conto del nuovo regime legale della spa“, ha detto Bedoni, che è finito, assieme al consiglio uscente, sotto lo sguardo dell’Ivass, che ha chiesto un profondo ricambio del board.
“In questi anni, con cda coesi abbiamo difeso i valori e lo spirito” della compagnia “dall’approccio alla finanziarizzazione, in voga negli ultimi 20 anni, i cui risultati abbiamo drammaticamente vissuto nel sistema bancario italiano, ma non in quello assicurativo”, ha rivendicato Bedoni.
“Abbiamo dato forza e voce principalmente ai 18 mila soci – ha aggiunto mentre era audito in commissione -; abbiamo tutelato una rete di vendita forte e competente dal rischio di un modello di bancassurance che, a nostro avviso, poteva essere solo complementare e non totalizzante; abbiamo garantito, nonostante si siano attraversate crisi economiche nazionali e finanziarie di territorio alquanto gravi, tutela del patrimonio sociale, dividendi stabili e assoluta sicurezza ai nostri dipendenti ed agenti”.
Il presidente dimissionario, prima che la seduta proseguisse a telecamere spente, ha tenuto a precisare che Cattolica Assicurazioni “è un gruppo solido, resiliente e capace di stare sul mercato in modo competitivo” come “riconosciuto” anche “dagli esponenti dell’autorità di vigilanza in questa stessa sede” e in grado di “superare tutti gli ostacoli che il mercato finanziario globale gli pone. I risultati del 2020 sono una testimonianza concreta di questa mia affermazione”.
“Dal 2010 al 2020, Cattolica ha sempre chiuso i suoi bilanci in utile, con circa 1 miliardo di euro di beneficio per tutti i nostri soci e azionisti e circa 500 milioni di euro distribuiti in dividendi – ha spiegato Bedoni, ricordando che con – circa 3,6 milioni di clienti – Cattolica – è uno dei maggiori attori del mercato assicurativo italiano” e che la compagnia “ha sempre prestato grande attenzione al sociale, a tutto quello che richiamava e richiama i suoi valori fondanti, al territorio veronese” come dimostra “l’attività della Fondazione Cattolica che auspichiamo possa proseguire nel futuro”.
Infatti Bedoni continuerà a tenere un piede in Cattolica, dato che per il momento è confermato che rimarrà alla guida della Fondazione.