A Rovigo da tempo si cerca di scongiurare il trasferimento del Tribunale, fuori dal centro storico. Il problema ruota attorno al fatto che l’attuale sede di via Verdi, è ritenuta ormai insufficiente per ospitare aule, uffici e archivi sotto uno stesso tetto e, il Ministero della Giustizia, dal quale il tribunale dipende, ha chiesto di trovare una soluzione per ampliare gli spazi.
Si cerca quindi una superficie, di circa 11mila metri quadrati, concentrati in unico luogo, per organizzare una vera e propria cittadella della giustizia che, almeno per il momento, non appare facile da reperire in centro storico.
In un primo tempo, l’amministrazione cittadina aveva pensato di proporre al Ministero, l’ex casa circondariale, dismessa dal 2016, perché trasferita fuori dal centro, che sarebbe stata adeguata sia per metratura, sia perché antistante al tribunale, oltreché caldamente sostenuta dall’Ordine degli Avvocati di Rovigo e dai commercianti del centro storico, preoccupati che un eventuale trasferimento del Palazzo di Giustizia potesse compromettere i loro affari.
Ma la notizia del trasferimento, proprio in quelle stesse mura, del carcere minorile regionale, ha fatto tramontare definitivamente questa possibilità, riaccendendo di conseguenza il toto-spazi per stabilire dove poter collocare la futura cittadella.
Il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ha già pubblicato un bando di gara da 11,2 milioni di euro per ristrutturare l’intero complesso e convertirlo appunto nel carcere minorile, che andrà a sostituire quello di Treviso, in fase di chiusura, perché unico in Italia, all’interno di una struttura per adulti.
Rimangono altre ipotesi sul tavolo, tra le quali due emerse durante l’assemblea degli avvocati, dell’anno scorso e che verranno studiate. Ciò non toglie che la situazione abbia lasciato l’amaro in bocca al neonato “Comitato per il Tribunale in centro città”, il cui portavoce, l’avvocato Lorenzo Pavanello, si è detto deluso della partita persa e di come è stata gestita la situazione dalle amministrazioni Bergamin prima e Gaffeo dopo. Il comitato andrà comunque avanti con la sua battaglia per mantenere il Tribunale nel centro di Rovigo.