Nessuno dei due candidati alla Presidenza della Repubblica di Cipro del Nord è riuscito ad ottenere la maggioranza nelle elezioni dell’11 ottobre. Sarà quindi necessario aspettare la nuova consultazione – a tutti gli effetti un ballottaggio tra i due sfidanti – che si terrà domenica prossima; dove Mustafa Akinci ed Ersin Tatar cercheranno di racimolare i voti necessari dai partiti minori.
La sfida questa volta è delicata, in quanto i due candidati hanno visioni agli antipodi sul futuro dello stato-fantoccio dipendente dalla Turchia. Akinci – presidente in carica ed esponente di centro-sinistra – preme per una futura riunione di Cipro Nord con Cipro, come era una volta, voltando di fatto la faccia alla Turchia. Mentre Tatar – sfidante appartenente alla destra filo-governativa di Erdogan – per contro, è per lo status quo; volendo quindi mantenere la Repubblica così com’è oggi, ossia un’appendice turca in un territorio terzo.
La questione di Cipro è tristemente unica nel suo genere: l’Isola, dal 1974, è divisa da un muro che separa la parte Sud da quella Nord. Una divisione che nasce da un goffo tentativo di colpo di stato da parte del regime greco dei colonnelli – per occupare l’Isola e annetterla poi alla Grecia – a seguito del quale la Turchia, per difendere la componente turca, invase militarmente l’Isola, sconfiggendo i greci e cacciando a Sud tutta la popolazione greco-cipriota.
Chi beneficiò maggiormente della nuova divisione tra greci e turchi, furono gli inglesi, che a lungo avevano soffiato sul fuoco della divisone etnico-religiosa secondo l’antica dieta del divide et impera. Londra – che possiede tutt’oggi un’enorme base aerea nel Sud dell’Isola – aveva inglobato Cipro nel suo vasto impero coloniale ancora a fine ‘800, strappandola all’oramai imbelle Sultano. E nel dopoguerra lottò con tutte le sue forze per non perdere Cipro – in posizione strategica per controllare Mediterraneo orientale, Suez e Medio Oriente – stroncando le aspirazioni indipendentiste cipriote che sognavano la riunione (“enosis”) con la Grecia.
La popolazione di Cipro, pur di sangue misto e parte dei domini ottomani per oltre tre secoli, fa storicamente parte del mondo greco. E una considerevole parte di essa, anela oggi ad un, seppur difficilissimo, ritorno ad un passato di convivenza ed armonia tra greci e turchi.
Federico Kapnist