A partire dal 1° gennaio 2021 è operativo il nuovo CAF Imprese unificato delle CNA provinciali di Padova e Rovigo, presentato oggi in conferenza stampa. Nasce così una società che mette insieme le competenze e le professionalità di due importanti territori. Si amplia la rete delle sedi territoriali e la platea di imprese a cui vengono erogati servizi di contabilità e di consulenza del lavoro, ma anche nel campo della sicurezza e dell’ambiente. La nuova realtà può contare ora su 150 dipendenti, con un fatturato aggregato di 7,1 milioni di euro.
“È un segnale di fiducia. CNA guarda avanti e rafforza la sua offerta di servizi anche in questo periodo ancora segnato da turbolenze economiche e dall’incertezza – dichiara Luca Montagnin, presidente di CNA Padova -. Professionalità, capacità di ascolto e impegno nel trovare le soluzioni più adatte ai problemi: su queste basi sempre più aziende, di settori diversi, possono trovare in CNA un punto di riferimento. Da qui ripartiamo per essere sempre più vicini ai nostri associati: un primo passo che inaugura un anno per noi importante, caratterizzato dal percorso che nei prossimi mesi ci porterà a rinnovare le cariche interne”.
“In questo periodo di difficoltà è importante per le imprese avere un punto di riferimento unico per i servizi – afferma Matteo Rettore, amministratore delegato di CAF Imprese Padova e Rovigo -. Moltiplicare competenze e professionalità, dare ancora più risposte e supporto ai nostri artigiani: sono tutti valori in cui ci riconosciamo.Una sinergia che potrà dare anche ai due territori, padovano e polesano, maggiore centralità e rilievo economico in ambito regionale”.
Padova e Rovigo: il contesto economico
L’area Padova – Rovigo è un territorio che rappresenta, con oltre 34 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto, di cui oltre 8 miliardi di esportazioni, poco meno di un quarto dell’economia del Veneto ed il 20% di tutti i beni venduti oltre confine.
Qui sono insediate 136 mila imprese in cui lavorano circa 426 mila addetti: due territori contigui con elementi di sovrapposizione, ma anche con forti vocazioni: mentre il peso delle attività di produzione, delle costruzioni e del commercio sono abbastanza simili, il padovano si caratterizza per una forte presenza delle imprese di servizi (31%) mentre nel rodigino agricoltura e pesca (25%) assumono una rilevanza più che doppia rispetto alla provincia di Padova.
Un territorio che sta subendo pesantemente gli effetti della crisi da Covid-19 (si prevedono perdite medie del valore aggiunto per il 2020 intorno al -10%) ma che è e continuerà ad essere una delle componenti principali dell’imprenditoria e dell’occupazione regionale, e che per questo necessita sempre di più di servizi qualificati per la gestione e lo sviluppo dell’impresa.
(In copertina Luca Montagnin)