“Traiettorie. Percorsi per ripartire”, avrebbe dovuto svolgersi all’Arena, luogo simbolo di Verona, in presenza, con mille posti allestiti tra platea e gradinate, ma avendo avuto la sfortuna di cadere proprio il giorno dopo l’ennesimo e confusionario DPCM, che nessuno ha capito bene come intrepretare, nel dubbio, si è preferito trasmettere l’evento solo online.
I punti cardine delle traiettorie tracciate sono stati essenzialmente tre, Imprese, Cultura ed Europa, insistendo sul saper fare squadra, verso un obiettivo comune, puntando sul capitale umano e sulla formazione, ma anche su ricerca e innovazione.
Come ha voluto sottolineare Lorenzo Bini Smaghi, economista e presidente di Societé Generale: “ La tecnologia si sviluppa dove c’è talento”, e l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa nel rapporto tra impresa e centri di ricerca.
Gli onori di casa li ha fatti Michele Bauli, presidente di Confindustria Verona, che ha affermato che è giunto il momento di riagganciare la ripresa, soprattutto per quei settori, come servizi e turismo, che sono stati i più colpiti dall’emergenza sanitaria. Si è poi detto piacevolmente sorpreso di come l’Europa abbia saputo reagire alla crisi-covid e dei fondi che ha messo a disposizione degli stati per la ripresa.
Ciò che il mondo dell’impresa chiede ora alla politica, è uno “stop a veti e antagonismi, a favore di competenza e senso di responsabilità, nel delineare le scelte”. Bauli ha criticato il dibattito ideologico sul MES, il fondo cosiddetto “salva-stati”, che potrebbe darci una boccata d’ossigeno nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Si è fatto un distinguo tra spesa pubblica “buona”, per investimenti e la spesa corrente, improduttiva. E si è chiesto al governo di accelerare su digitalizzazione, ricerca e riforme fiscale e della giustizia.
Sul piano locale, Bauli ha indicato tre scelte strategiche , le multiutility, con la fusione tra Agsm e Aim, che considera un buon punto di partenza, da completare con un grande operatore; gli aeroporti con il sistema del “polo nordestino” con Venezia e Brescia, imperniato sulla Save di Enrico Marchi e poi “una grande alleanza” per gestire il turismo del Lago di Garda, con Brescia e Trento.
La giornata è stata chiusa da Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, che sferrando un duro attacco al governo, ha detto: “Provo sconforto per un Paese in confusione, perché basta una conferenza stampa per lasciare tutti senza indicazioni”. “Adesso meritiamo chiarezza! Abbiamo dimostrato senso civico e di sacrificio, non possiamo più accettare questa confusione”.