“L’Italia inizia il lungo sentiero della risalita” con “primi segnali positivi nei servizi” e “industria solida”, a dirlo il Centro studi di Confindustria. Gli economisti di via dell’Astronomia vedono un “Pil sulla buona strada”. Maggio si è confermato per l’Italia il mese dei “graduali allentamenti delle restrizioni anti-Covid grazie anche al ritmo significativo delle vaccinazioni. Ciò rende possibile nel secondo trimestre un primo, piccolo, aumento del Pil, cui seguirà un forte rimbalzo nel terzo e quarto pari a oltre il +4%, che si consoliderà grazie all’impatto che verrà dagli investimenti finanziati dal piano europeo Next Generation-Eu”.
Gli economisti di via dell’Astronomia vedono una “industria avanti”, ricordando che “la produzione industriale è rimasta stabile a marzo (-0,1%), peggio delle attese, chiudendo il primo trimestre al +0,9%”. È comunque prevista una variazione positiva nel trimestre, “le attese di produzione sono in deciso aumento e le scorte in rapido decumulo; ciò indica una domanda oltre le previsioni e un necessario riaccumulo di stock, che sosterrà la produzione”.
Intanto, “qualcosa si muove nei servizi. L’attesa ripresa della domanda dovrebbe iniziare a materializzarsi a maggio, rispostando i consumi verso i servizi, finora condizionati dalle misure anti contagio. L’aumento della domanda nei servizi, previsto accentuarsi poi nel trimestre estivo, è spiegato dalla ripresa dei viaggi e dei consumi fuori casa, oltre che dalle riaperture nei settori legati alla filiera del turismo e della cultura (musei, gallerie d’arte)”.
Inoltre “c’è creazione di lavoro”, il Centro studi di Confindustria spiega che i dati “mostrano una lenta ripresa del mercato del lavoro in Italia. Tra gennaio e aprile sono state create circa 130mila posizioni di lavoro, al netto delle cessazioni, contro un dato molto negativo (-230mila) negli stessi mesi del 2020 (+260mila nel 2019)”.
E ci sono “dati positivi per gli investimenti. Le prospettive di investimento sono in netto miglioramento. Il settore del leasing nei primi 4 mesi del 2021 registra una crescita rispetto al 2020 (dati Assilea); auto e beni strumentali hanno le performance migliori, il comparto dei beni immobili ha ripreso a crescere. Il quadro generale vede “tassi ancora bassi”, un “export in salute”, “scambi mondiali robusti”, un “risveglio dei servizi” nell’eurozona, e “fiducia alta negli Usa”.